Stesa a Pomigliano tra luci di Natale e presepe: a terra 15 proiettili

Un uomo incappucciato fa fuoco contro un condominio del centro

I controlli dopo la stesa
I controlli dopo la stesa
di Pino Neri
Martedì 19 Dicembre 2023, 08:31 - Ultimo agg. 23 Dicembre, 12:04
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Terrore nelle strade di Pomigliano, colpi di pistola sparati a ripetizione nelle vie del centro, tra le luminarie di Natale e a pochi passi dai luoghi in cui fervevano i preparativi per la rappresentazione del presepe vivente. È la quarta stesa nelle ultime settimane da queste parti. E stavolta i criminali di turno se la sono data comoda. Hanno sparato ben quindici colpi di pistola dopo essere penetrati nel cortile di un condominio. Alcuni proiettili sono stati sparati in aria, altri si sono conficcati nelle vetture parcheggiate e nelle finestre di un'abitazione.

Una stesa che ha seminato terrore e preoccupazione e che suona come un avvertimento camorristico. Sul posto sono accorsi i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, diretti dal tenente Alessandro Gagliano. C'era anche il furgone della stazione mobile dei militari. A supporto dei carabinieri sono giunti anche i poliziotti municipali diretti dal comandante Luigi Maiello. La stesa è scattata intorno alle 17, 30, nel punto più popolato e angusto dell'arteria cittadina che si snoda lungo il perimetro del vecchio centro di Pomigliano.

Qui, in base alla prime indiscrezioni, ha fatto irruzione, dopo essere sceso da uno scooter, un individuo incappucciato e armato di pistola.

Ma si parla di altri soggetti che lo accompagnavano. Il commando ha lasciato via Roma per imboccare un tunnel che dà sul cortile di un condominio. Una volta qui i criminali si sono messi a sparare all'impazzata.

Devono essere stati attimi di terrore per chi ha assistito alla scena soprattutto, ovviamente, per gli abitanti del condominio preso di mira. I delinquenti hanno sparato ben quindici colpi. Alcuni sono stati sparati verso l'abitazione di un noto pregiudicato. Si sa che almeno una vettura parcheggiata nel cortile e una finestra siano state colpite dalle pallottole. Gli attentatori sono quindi fuggiti a tutta velocità. Subito dopo sono accorsi i carabinieri. L' episodio ha turbato l'atmosfera natalizia di domenica sera. Mezz'ora dopo l'agguato è infatti iniziata la rappresentazione del presente vivente, al corso Vittorio Emanuele, un evento al quale hanno partecipato centinaia di persone e che si è svolto a poca distanza dall'edificio in cui si era appena sparato. 

Indagini a tutto campo. Nei giorni scorsi sono state messe a segno tre stese nell'area del rione della ricostruzione, il Parco Partenope, regno del traffico di stupefacenti e di una serie di famiglie che si stanno contendendo la vendita della droga nell'ormai ultra popolata movida di Pomigliano. Ma gli inquirenti non se la sentono di collegare le stese avvenute nel rione popolare con quest'ultimo avvertimento. Nel cortile in cui è stata fatta l'irruzione a colpi di pistola vive un personaggio di spicco della criminalità organizzata, considerato molto pericoloso e prevalentemente dedito alle estorsioni. 

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L'individuo incappucciato che ha fatto fuoco aveva con se una pistola semiautomatica calibro 9 x 21. Parallelamente sale la tensione politica. Il deputato dell'alleanza Verdi-Sinistra Italiana, Francesco Borrelli, il 12 dicembre ha rivolto un'interpellanza al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. E ieri, dopo l'ennesima stesa, il parlamentare ha diramato un comunicato di fuoco. «Ormai sparano ogni settimana: un dato che non ha paragoni con altri comuni - dichiara Borrelli - dove la camorra dovrebbe essere più cruenta». 

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