San Giorgio a Cremano, la vecchia fabbrica sarà abbattuta: negozi e verde al posto dell'ecomostro

Dopo 30 anni di degrado una cordata di imprenditori investe in via Botteghelle

La vecchia fabbrica sarà abbattuta
La vecchia fabbrica sarà abbattuta
di Daniele Gentile
Giovedì 25 Gennaio 2024, 09:00 - Ultimo agg. 10:55
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Trent'anni di accuse, polemiche, promesse disattese e annunci naufragati: ma per l'ecomostro di via Botteghelle la svolta sembra davvero più vicina. L'edificio dell'ex fabbrica di frigoriferi Iberna entro il 2024 potrebbe, infatti, diventare un centro commerciale con area McDrive, dare lavoro a oltre cento persone, e consentire posti auto non soltanto per clienti e dipendenti.

Questa volta in campo ci sarebbe concretamente una cordata di imprenditori campani e l'impegno dell'amministrazione locale. «Il progetto presentato dagli investitori che nel Casertano operano nel settore della plastica, avrebbe già ottenuto il primo via libera dal consiglio comunale», dice il primo cittadino di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno.

Un concreto passo in avanti dunque, per l'ex azienda travolta da un inesorabile destino: il declino alla fine degli anni '80, un devastante incendio nel '91 e infine la vendita alla Candy che la chiuse spostando la produzione in Toscana.

Inutili le pesanti proteste dei cento operai che persero il lavoro. Quarant'anni dopo, quell'edificio appare ancora come un pericoloso ricettacolo di rifiuti e non solo: vetri rotti e cadenti, soffitti semi crollati, pavimenti divelti, erbacce. Più volte infatti, nella struttura sono intervenuti i vigili del fuoco allertati dai residenti terrorizzati dal crollo di lamiere sui marciapiedi. 

Ora, l'aspettativa dell'investimento milionario, è che sul tragitto dell'iter burocratico non si presentino ostacoli troppo complessi e farraginosi. Abbattimento, smaltimento e riqualificazione di un'area a confine con Portici, Barra, Ponticelli, Napoli. Un territorio dove negli ultimi anni sono state installate numerose aziende e attraversato da migliaia di automobilisti ogni giorno. Una sorta di terra di nessuno in una periferia che da sempre rivendica riscatto sociale e urbanistico. 

«La realizzazione del polo commerciale nell'ex Itc-Iberna - aggiunge il sindaco - è stata accolta dall'amministrazione comunale con grande entusiasmo perché è notizia finalmente ufficiale, ma anche perché consente di realizzare quel restyling tanto ambito. Riqualificare quella parte della città vuol dire più decoro, più pubblica illuminazione e di conseguenza più sicurezza».

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Gli attuali 16mila metri quadri di quella che è stata la più grande fabbrica di frigoriferi del Sud, diventeranno la metà, per lasciare spazio ad aree di sosta e di verde. Prevista nell'area commerciale la presenza di negozi griffati e un'area ristoro. Ma i prossimi passi dovranno riguardare l'abbattimento della bomba ecologica cittadina, l'assegnazione degli appalti, la «conta» e la distribuzione dei posti di lavoro, oltre che ottenere l'ok delle associazioni locali «L'agenda del Comune è molto fitta - conclude Zinno - raggiunta l'intesa per l'ecomostro e in attesa del via libera per l'abbattimento, è in programma la realizzazione di un nuovo istituto scolastico in via Cappiello». Un riscatto che potrebbe garantire ripresa economica, incentivare l'indotto e trasformare la periferia dormitorio in un'area produttiva e vitale.

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