La consegna dei nuovi loculi slitta ancora. È l'ennesimo intoppo, l'ultimo stop di una storia travagliata che ormai si trascina da oltre dodici anni. Il collaudo strutturale, eseguito dai consulenti del Comune, non ha dato l'esito sperato. Servono integrazioni, un ulteriore potenziamento del fabbricato - al 95 per cento già ultimato - che accoglie i circa quattromila loculi previsti nel piano di ampliamento cimiteriale.
L'azienda che li ha realizzati, la Mastromimico di San Cipriano d'Aversa, non ha ancora adempiuto alle richieste del Comune.
Le problematiche aziendali hanno spinto il Comune di Marano a rivedere sia il numero dei loculi che le modalità di gestione e pagamento. Non è la ditta ad anticipare le spese, così come previsto dai progetti di finanza per opere pubbliche, bensì i cittadini a versare nelle casse dell'impresa le somme che consentono di proseguire nei lavori. A farne le spese le centinaia di famiglie che hanno prenotato i loculi e che attendono di esumare i resti mortali dei loro cari, interrati anni fa nella parte centrale del camposanto, per portarli nelle nicchie del nuovo fabbricato.
Le proteste si susseguono. Molti cittadini avevano avuto rassicurazioni che tra la primavera e l'autunno dello scorso anno tutto sarebbe stato sistemato. Così non è stato. «Un progetto iniziato male e finito peggio, uno dei tanti simboli del patto politico-mafioso maranese - tuonano le associazioni del territorio che seguono il caso cimitero -. Il Comune ogni anno indica possibili date. La tempistica indicata, ad ogni modo, viene sistematicamente bypassata. Non ci sono certezze, non esistono comunicazioni ufficiali. Intanto chi doveva versare le rate lo ha fatto già da tantissimo tempo».