Di feste della pizza ce ne sono tante, ma la nostra è sicuramente unica perché si sposa con le nostre eccellenze e le nostre tradizioni. Con queste premesse, stiamo lavorando con Gennaro Esposito per un presidio del gusto, tipico del nostro territorio da poter esportare in Italia e nel mondo». Un progetto ambizioso, un piano di promozione dell'immagine di Vico Equense, che come ha sottolineato Luciano Pignataro, è destinato ad aprire nuove risorse per valorizzare la filiera enogastronomica locale di cui la pizza vicana è la punta di diamante di un itinerario che si sviluppa in un territorio ricco di tradizioni agricole e artigianali, tra storia, bellezze naturali e artistiche che rendono Vico Equense una location con proposte diversificate che spaziano dalle risorse ambientali alla cultura dell'ospitalità. «Ci sembrava coerente creare un tavolo di lavoro per organizzare e coordinare gli eventi gastronomici con il Comune al vertice della piramide ha sottolineato Gennaro Esposito -. Abbiamo precise responsabilità di utilizzare prodotti etici e sostenibili nelle nostre cucine, dove bisogna privilegiare i prodotti in termini di qualità. Dobbiamo proporre un gusto che sia coerente con il territorio, capace di consolidare una tradizione che si rinnova». «Pizza a Vico», quindi, si allinea ai principi che hanno ispirato «Festa a Vico», la manifestazione ideata da Gennaro Esposito, già programmata per il 4, 5 e 6 giugno prossimo sul tema «Non siamo dell'altro mondo» per evidenziare il ruolo dello chef del terzo millennio che racchiude, accanto alla vetrina mediatica, una funzione sociale.
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