Marigliano, la storia del Mary Beer: in un panino l'eco della rivolta

Marigliano, la storia del Mary Beer: in un panino l'eco della rivolta
di Antonella Laudisi
Giovedì 4 Agosto 2016, 08:33
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C'è qualcosa di nuovo, anzi d'antico. C'è che da quel locale, proprio accanto al Comune di Marigliano, è passata la storia di un territorio improvvisamente, alla fine degli Anni 50, diventato il centro di una protesta contadina, forse l'ultima del Novecento, che riempì le cronache nazionali, diventando un caso politico ed economico, oltre che giudiziario per gli arresti e i processi che ne seguirono.

Dal luogo dove avvenivano le contrattazioni sul prezzo dei tuberi e da dove partì la «rivolta delle patate», due giovanissimi imprenditori hanno deciso di lanciare la loro sfida aprendo un pub che alla modernità della formula coniuga la ricerca dei sapori del territorio, proponendo piatti tutti legati ai prodotti dell'agro mariglianese e alla cucina locale. Così puoi trovarti una sera, con una birra o un bicchiere di vino, ad assaggiare piatti e panini (anche «marenne» col pane «cafone») che sanno di storia. I cugini Antonio Matrisciano e Valerio Carpino - con l'aiuto di mamme, papà e nonna - sono le anime del locale, il Mary Beer.

Il nome, che oggi si direbbe «global», non lasci pensare a uno di quei posti per teenagers dove si addentano cheesburger e altre «cose» dal sapore omologato; qui i prodotti freschi della terra sono quelli della tradizione, preparati con cura seguendo le regole dello slow food, nel senso del rispetto dei tempi di cottura, da gustare con calma magari ascoltando buona musica dal vivo e godendo delle curiosità - come la collezione di lampade dal 700 al 900 - che il papà di Valerio, Giovanni, ha generosamente donato al progetto dei due ragazzi.

«Quello che abbiamo voluto esprimere - spiegano Antonio e Valerio - è l'appartenenza al territorio e alla sua storia. La globalizzazione ha in parte cancellato le nostre tradizioni, spesso neppure conosciute dai giovani, così, riaprendo questo storico locale, abbiamo pensato di restituire alla nostra terra una parte importante della sua memoria e dei suoi sapori». La storia, dunque, è quella della campagna fertile di Marigliano dove la coltivazione delle patate è ancora oggi una delle voci di reddito che incide in maniera importante sul Pil. E allora, ecco che il Mary Beer (con il Mary Caffè), oltre a realizzare un'operazione di recupero urbanistico di un'intera area cittadina, invita a riappropriarsi di un passato importante.

E per chi volesse soddisfare la curiosità di saperne di più, approfondendo l'aspetto socioeconomico del racconto gastronomico che qui si può trovare, due letture sono consigliate: «La rivolta delle patate. Storie di fabbrica e di campagna» di Andrea America (Pironti editore) e «Italiani mangiapatate» di David Gentilcore (il Mulino). Perché mangiare è una esperienza che sa di cultura.
 
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