Il birrificio Sorrento raddoppia: c'è la nuova sede

Nel borgo di Casarlano
Nel borgo di Casarlano
di Antonino Siniscalchi
Lunedì 20 Novembre 2017, 21:42
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SORRENTO. I beer lover avranno un nuovo punto di riferimento in Campania. Il Birrificio Sorrento raddoppia e rilancia, con un nuovo impianto nel borgo collinare di Casarlano, per vedere uomini ed impianti all'opera, nella produzione di diverse specialità brassicole.

Giovedì prossimo aprirà i battenti la nuova sede del birrificio artigianale nato nel 2009 dalla passione di due giovani, Giuseppe Schisano e Francesco Galano.

In quella stessa terra, la penisola sorrentina, lì dove nei primi anni ’80 nacque il primo microbirrificio italiano.
Giuseppe e Francesco, inizialmente homebrewers - termine anglosassone per descrivere l’hobby di farsi la birra in casa - studiano ed approfondiscono il mondo della birra. Giuseppe fin da subito inizia a studiare gli ingredienti, dall’acqua alle spezie, con il desiderio di acquisire la padronanza della loro gestione per produrre con consapevolezza le birre. Ben presto nascono due etichette, ispirate al territorio, con ingredienti come il limone di Sorrento Igp, che arricchiscono la Syrentum, la Minerva con le arance di Sorrento e la Parthenope, con la noce di Sorrento.

Successivamente, con l'apertura del primo impianto, a Massa Lubrense, nasce il filone delle birre stagionali con tre Italian Grape Ale: la Ligia, l’Elèa e l’Opis e per il Natale l’Astrum che ricorda nelle sue sensazioni olfattive e gustative i tradizionali dolci natalizi. Ma viene ampliata anche la linea classica con l’Armida che, dedicata al poeta Torquato Tasso, declina in maniera diversa la buccia fresca dell’arancia di Sorrento.

«Il passo successivo era quello di un impianto produttivo che potesse aumentare la produttività e la qualità delle birre - spiegano Giuseppe e Francesco -. Si è reso necessario un nuovo stabilimento con nuove tecnologie e attrezzature, ma nello stesso proporre al visitatore potesse immergersi a 360 gradi nell’esperienza birra. Dove potesse comprendere i nostri sforzi nella ricerca osservando gli studi fatti nel loro laboratorio di microbiologia, dove alla fine del percorso potesse provare il risultato finale del progetto degustando le birre magari accompagnate da qualche eccellenza gastronomica della nostra terra». Da oltre un anno hanno lavorato al progetto Birrificio Sorrento Experience e da giovedì «porte aperte» ai curiosi della birra artigianale.

Quella del Birrificio Sorrento è stata una crescita continua e costante, «a piccoli passi ma ben calibrati» come lo ha definito Lorenzo Dabove, in arte Kuaska, guru della critica brassicola, che ha portato a successi e soddisfazioni: nella Guida alle Birre d’Italia 2015 di Slow Food, la Syrentum ottiene il riconoscimento di «Grande Birra», la Ligia al terzo posto di Birra dell’Anno nel 2016, miglior Birrificio Campano Bibenda 2016, riconferma della Syrentum come «Grande Birra» con l’aggiunta della Parthenope insignita del premio «Birra quotidiana» nel 2017.
All’evento di presentazione interverranno alcuni dei protagonisti delle eccellenze sorrentine: lo chef pizzaiolo Antonino Esposito, il caseificio Apreda, il panificio Lievito Madre, l’azienda Il Perozziello, la macelleria Staiano e la pasticceria bar Pina.
 
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