Eataly, la pizza napoletana
rappresentata da Ciro Salvo

Ciro Salvo
Ciro Salvo
di Luciano Pignataro
Giovedì 12 Gennaio 2017, 16:16
2 Minuti di Lettura
Il 27 gennaio 2017 Eataly Torino compie 10 anni. Un grande evento celebra l'anniversario nell’ex opificio Carpano a Torino: 10 chef stellati per un totale di venti stelle Michelin sono stati invitati a preparare una cena che si annuncia memorabile, con loro un unico pizzaiolo napoletano, Ciro Salvo di 50 Kalò.

<È un orgoglio e un onore partecipare a questo grande evento, lavorare accanto ad alcuni degli chef più apprezzati del mondo ed essere ambasciatore della pizza napoletana in un’occasione straordinaria come questa>.

Classe 1977, Premio Speciale Maestri dell’Impasto della Guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso 2016, Tre Spicchi nella Guida Gambero Rosso 2017 e menzione nella Guida Michelin 2017, Ciro Salvo è considerato uno dei grandi maestri della vera pizza napoletana, apprezzato per i suoi studi sull’impasto e l’altissima idratazione, elogiato dal New York Times per la selezione accurata delle materie prime.

Per i 10 anni di Eataly realizzerà alcune delle sue creazioni più famose: la 50 Kalò, una marinara con scarole cotte a vapore, pomodorini datterini freschi, olive nere taggiasche, capperi di salina e aglio; il classico Ripieno bianco un calzone ripieno di ricotta di bufala e cicoli di maiale, ricoperto di provola, parmigiano e pepe e naturalmente la Margherita con mozzarella di bufala campana DOP.

A Torino Salvo porterà la fragranza e i profumi della verace pizza napoletana e lavorerà accanto a chef del calibro di Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena, Davide Scabin (Combal.Zero di Rivoli), Moreno Cedroni (La madonnina del pescatore, Senigallia), Claudio Sadler (Sadler, Milano), Enrico e Roberto Cerea (Da Vittorio, Bergamo) Gennaro Esposito (La torre del Saracino, Vico Equense), Philipp Léveillé (Miramonti l’Altro, Concesio), Alessandro Negrini e Fabio Pisani (Aimo e Nadia, Milano), Luigi Taglienti (Lume, Milano), il pasticciere Luca Montersino.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA