«Casatielli e pastiere, a Pasqua vince la tradizione regionale»

«Casatielli e pastiere, a Pasqua vince la tradizione regionale»
Giovedì 29 Marzo 2018, 20:33
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Non solo uova e colombe. Pasqua segna il trionfo anche delle specialità alimentari artigiane tipiche delle tradizioni regionali italiane, come i casatielli e le pastiere napoletani. Lo ricorda Confartigianato, secondo cui sono almeno 150 le prelibatezze che nascono da ricette antiche dei territori del nostro Paese, riproposte durante la settimana santa dagli artigiani del cibo e che continuano a essere apprezzate dai consumatori per la genuinità, la freschezza, la tipicità introvabile nei prodotti industriali.

La ricorrenza pasquale è quindi l’occasione per imbandire le tavole con un’ampia selezione dei nostri 5.047 prodotti agroalimentari tradizionali censiti dal ministero delle Politiche agricole e caratterizzati da metodi di lavorazione, conservazione e  stagionatura consolidati nel tempo.Il food della nostra tradizione pasquale, spiega Confartigianato, muove un’economia in cui operano 90.055 imprese artigiane del settore alimentare, di cui 43.063 imprese specializzate nella pasticceria, che danno lavoro a oltre 155.054 addetti.

Regione che vai, specialità pasquali che trovi. Ecco alcune delle più diffuse. In Liguria, i canestrelli, in Veneto le fugazze di Treviso, in Friuli le titole di Trieste, in Emilia Romagna la pagnotta pasquale tipica di Forlì e la focaccia tipica di Bagno di Romagna, nelle Marche la pizza tipica di Fano e quella dolce di Camerino, nel Lazio la torta salata e la pizza di Civitavecchia, in Abruzzo il fiadone, in Puglia l’agnello di Lecce, la scarcedda e i taralli dolci, in Sardegna le casadinas o parduias, il pistokkeddos, le ricottine e le tiricche o tiliccas e infine in Sicilia la cassata e la pasta reale che serve per preparare torte e pecorelle pasquali. Senza dimenticare ovviamente la Campania con il casatiello e la pastiera.

Ai primi posti nella produzione e nel consumo di specialità tipiche pasquali la Sardegna e la Puglia, seguite da Sicilia ed Emilia Romagna.

Il cioccolato rimane comunque il protagonista delle tavole pasquali. Secondo Confartigianato, a garantire la qualità del cibo degli dei è un piccolo esercito di 395 produttori artigiani specializzati nella lavorazione del cacao e nella produzione di prelibatezze al cioccolato, che nel 2017 sono aumentati del 3,1% rispetto all’anno precedente.

«Se i nostri prodotti piacciono tanto in Italia e nel mondo – sottolinea il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti – il merito è dei produttori artigiani che usano materie prime di alta qualità e applicano rigorose regole di lavorazione. Che siano uova, colombe o altre specialità, il vero prodotto artigiano si distingue nell’etichetta e si gusta con il palato. Il cioccolato puro e tradizionale, ad esempio, viene realizzato esclusivamente con i seguenti ingredienti: pasta di cacao (composta soltanto da burro di cacao e cacao), zucchero, latte in polvere, aromatizzanti naturali».
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