Aveva il cranio sfondato da una grossa pietra, il volto irriconoscibile e ferite su varie parti del corpo prodotte verosimilmente da animali selvatici: per questi motivi, oltre che per la decomposizione del cadavere, non è stato finora possibile accertare le cause della morte di Noemi Durini nè se sul corpo siano presenti coltellate. Bisogna quindi aspettare - si apprende da fonti inquirenti - l'esito dell'autopsia che la Procura per i minorenni disporrà nei prossimi giorni.
Durante la perquisizione compiuta ieri sera dai carabinieri del Ris nell'abitazione della famiglia del fidanzato di Noemi Durini, la sedicenne uccisa il 3 settembre scorso dal suo fidanzato, «non è stato trovato nulla di evidente»: né il coltello che il fidanzato dice di aver utilizzato per uccidere la giovane, né tracce biologiche legate alla morte della minorenne. Lo si apprende in ambienti inquirenti.
Noemi, cranio sfondato e viso irriconoscibile. "Non si vede nessuna coltellata"
Giovedì 14 Settembre 2017, 15:23
- Ultimo agg. 16:04
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