A metterli in allarme è stato il telefono che squillava a vuoto. Cattivo presagio della tragedia che si sono ritrovati dinanzi ai loro occhi i genitori di Annalisa Rizzo nel momento in cui hanno varcato la soglia dell'appartamento di via Donizetti, ad Agropoli (Salerno). È lì che hanno trovato i corpi senza vita della figlia 44enne e di suo marito Vincenzo Carnicelli, 63 anni. I carabinieri ritengono che possa essersi trattato di un omicidio-suicidio ma, per il momento, preferiscono non sbilanciarsi sulla dinamica dei fatti.
Il ritrovamento
Sui corpi dei coniugi sono stati rinvenuti segni di ferite d'armi da taglio.
Andreea Rabciuc, la madre: «Mia figlia uccisa da più persone. L'ho sognata con mio padre morto»
Ipotesi omicidio-suicidio
L'allarme, come ha spiegato in un punto stampa il comandante della compagnia dei carabinieri di Agropoli, Giuseppe Colella è scattato intorno alle 9.45. «La nostra centrale operativa ha ricevuto una telefonata nella quale venivamo informati del rinvenimento di due cadaveri». Ad allertare i militari sono stati i genitori della donna che, non riuscendo a mettersi in contatto con la figlia, hanno raggiunto l'abitazione dove hanno fatto la tragica scoperta. I corpi dei due coniugi erano in camera da letto, riversi in una pozza di sangue.
L'uomo, pizzaiolo, in passato aveva lavorato anche all'estero ma da qualche tempo era rientrato nell'abitazione di Agropoli, città capofila del Cilento. La donna, invece, lavorava come impiegata di banca. «L'ipotesi più plausibile è che si sia trattato di un omicidio-suicidio ma stiamo svolgendo tutti gli accertamenti per escludere il coinvolgimento di terze persone», ha aggiunto il comandante dei carabinieri di Agropoli che sta guidando le indagini sotto il coordinamento della Procura di Vallo della Lucania che ha disposto l'autopsia.
Le indagini
L'esame autoptico sarà decisivo per ricostruire in modo certo la dinamica di quanto accaduto. Sotto choc gli abitanti di Agropoli, scossi ed increduli per quanto accaduto in via Donizetti. Il sindaco Roberto Mutalipassi ha chiesto «rispetto e silenzio per questo dolore che ferisce l'intera comunità». Per la senatrice del Movimento 5 stelle, Anna Bilotti, invece, quanto accaduto ad Agropoli «è un dovere imperativo per lo Stato, per le istituzioni e per l'intera società civile lavorare insieme per creare un ambiente in cui ogni donna si senta sicura, sia in casa che fuori». Bilotti, che è componente della commissione parlamentare sul femminicidio, si è detta pronta «a lavorare incessantemente per migliorare le leggi e le misure di protezione per le donne».