Formula SAE, UniNa Corse
al campionato internazionale

Formula SAE, UniNa Corse al campionato internazionale
Giovedì 12 Ottobre 2017, 21:40 - Ultimo agg. 17 Ottobre, 18:20
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Il Team UniNa Corse - Squadra Corse Federico II di Napoli ha presentato la nuova vettura monoposto nella Sede di Ingegneria di Piazzale Tecchio, Napoli.

La vettura progettata e realizzata interamente dagli studenti dell’Ateneo è reduce dalla tappa italiana del campionato internazionale Formula SAE tenutasi presso l’Autodromo Internazionale “R.Paletti” a Varano de’ Melegari. Durante la competizione, sponsorizzata tra gli altri da FCA e Dallara Automobili, si sfidano le università provenienti da tutto il mondo, sperimentando su pista i progetti, emblema di differenti approcci alla realtà del Motorsport.

All’evento di presentazione numerosi ospiti, tra i quali: il Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Piero Salatino che ha dichiarato: «Sono fiero dell’impegno che questi ragazzi ripongono nel perseguire un progetto, che possa essere un trampolino di lancio per le future carriere lavorative», il Direttore del Cesma  Leopoldo Angrisani, il Presidente dell’associazione UniNa Corse Luigi Nele, i Team Leader precedente e attuale Guido Napolitano dell’Annunziata, Ferdinando Chianese. 

In particolare, Nele ha voluto esprimere il suo consenso affermando: «La macchina è piena di componenti interessanti dal punto di vista tecnico. […] Alla fine dei conti è un luogo comune che i ragazzi escano dall’università solo con delle forti basi teoriche. Oggi, con quello che stiamo facendo, avranno anche delle basi applicative notevolissime. Lo vogliamo mettere in evidenza ed il merito è di questa Scuola e di quello che sta facendo UniNa Corse. La cosa che più mi dispiace, come docente e come cittadino di queste terre, è quello di vedere che noi facciamo questo investimento (di mantenere i figli e istruirli, ndr) e poi li regaliamo ad altri sistemi economici che li sfruttano».


La formula SAE è una competizione che chiama in causa università di tutto il mondo, con team di ragazzi, tutti laureandi e nessun laureato per una questione regolamentare e formativa, che devono partire da un foglio di carta bianca e progetta, costruire e correre con una monoposto a ruote scoperte di tipo Formula.

Sono diverse le tappe del Campionato Mondiale e muovono flussi economici, di ingegneri e di pensiero, attraverso team che si radunano e sottopongono le proprie idee ad alcuni dei più importanti professionisti del settore automobilistico, tra tecnici di Formula 1 ed ingegneri di caratura intercontinentale.

Ogni evento è suddiviso in una parte statica ed una dinamica, atte non solo a valutare la bontà del progetto ingegneristico, con l’auto marciante in pista, ma anche le scelte che hanno portato alla realizzazione del prodotto fatto e finito, così come la sostenibilità dei costi e la fattibilità economico-finanziaria.

Questi eventi di didattica competitiva permettono agli studenti di riuscire ad apprendere le basi della progettazione e di specializzarsi in dei settori di preferenza, ma anche di far interiorizzare il concetto di lavoro di squadra e di proiezione verso un obiettivo.

La squadra  è anche campione del mondo della virtual-formula , competizione che vede simulati gli eventi dinamici della formula SAE attraverso l’implementazioni di algoritmi che simulano il comportamento dinamico della vettura . Questo a dimostrazione che il progetto risulta essere più’ che valido e degno di essere paragonato a quello dei team più blasonati nello scenario mondiale. 

A differenza di quanto si possa immaginare le auto di Formula SAE non sono parenti strette dei go-kart, dai quali si differenziano non solo per la presenza di un sistema sospensivo ma anche per una serie di apparati di supporto alla vettura.

Il team UniNa Corse ha realizzato la propria auto contando sulla spinta di un motore 4 cilindri di derivazione motociclistica, da 600cc, elaborato nella parte elettronica, nell’aspirazione e nella trasmissione, quest’ultima che sfrutta il cambio a sei rapporti di derivazione motociclistica ma azionato in modo pneumatico e grazie a comandi al volante.

Il telaio tubolare in acciaio, del peso complessivo di 35 kg, viene supportato da sospensioni di tipo pull-rod sia all’anteriore che al posteriore, che lavorano su angoli ruote regolabili su più fronti.

L’aerokit in fibra di carbonio gestisce i flussi d’aria per generare la maggior portanza possibile ma, al contempo, aiuta a contenere il peso della vettura.
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