L’economia mondiale è in fase di cambiamento: nell’epoca della quarta rivoluzione industriale, detta anche Industria 4.0, è importante essere al passo con i tempi. E in questo contesto nasce Sharing Innovation, l’incontro promosso da Intesa Sanpaolo e dal Banco di Napoli dal 19 al 20 maggio all’Hotel Vesuvio che coinvolge 80 imprese contraddistintesi nel settore dell’innovazione che hanno già adottato tutti i criteri di Industria 4.0.
«È importante la conoscenza delle potenzialità di Industria 4.0, che non è soltanto un pacchetto fiscale che incentiva l’automazione e l’innovazione di processo, ma cambia il modello di business», spiega Fabio Spagnuolo, responsabile della cultura dell’innovazione all’interno del gruppo Intesa Sanpaolo.
Infatti nel mondo globalizzato occorre affrontare il mercato internazionale andando verso la digitalizzazione. Come chiarisce anche Francesco Guido, direttore generale del Banco di Napoli, è sbagliato considerare Industria 4.0 solo come un’industria di processo: «I cambiamenti della nuova rivoluzione industriale non sono presenti solo sotto il profilo dell’offerta di credito, ma spaziano anche verso l’offerta formativa e il capitale umano. Non è possibile la crescita dell’economia senza il capitale umano, quindi la formazione e la connessione con il mondo della ricerca e dell’università sono punti importantissimi sui quali investire», continua il direttore.
È di fondamentale importanza il confronto offerto da Sharing innovation fra le grandi aziende riguardo i temi della digitalizzazione, sulle prospettive e i dubbi per il futuro. Proprio per questo a febbraio è stato firmato un accordo con l’università Federico II di Napoli sul tema dell’innovazione. Ma Sharing Innovation promuove anche eventi sul territorio: «Ad aprile abbiamo partecipato a un incontro fra domanda e offerta sul tema agroalimentare alla Mostra d’Oltremare. Quest’anno abbiamo scelto Napoli perché crediamo nel meridione», spiega Andrea Lecce, responsabile marketing banca del territorio Intesa Sanpaolo. «Lo scorso anno fu realizzato un evento analogo a Venezia, ma oggi vogliamo dedicarci al Sud, e grazie all’accordo con l’università ci auspichiamo tutto ciò vada oltre la dimensione delle startup, coinvolgendo tutta la platea complessiva degli operatori», conclude Lecce.