Scienziato napoletano racconta l'inquinamento con un rap | Video

Scienziato napoletano racconta l'inquinamento con un rap | Video
di Rossella Grasso
Venerdì 5 Gennaio 2018, 17:19
4 Minuti di Lettura
In tempi in cui divampa il dibattito sui sacchetti per l'ortofrutta a pagamento c'è chi cerca di spiegare in modo originale i danni della plastica nell'ambiente. Domenico D'Alelio è un ricercatore di ecologia acquatica di Napoli e ha appena inciso il primo disco rap intitolato Eco Trip, il cui tema principale è quello di comunicare l'importanza del pensiero scientifico ed ecologico nelle vite e nei modi di pensare della gente. Il singolo di lancio è Plasticology che ripercorre la storia della plastica, dal premio Nobel a Giulio Natta nel 1963 fino al dramma dei cosidetti «oceani di plastica» attuali. D'Alelio, che in gergo rap è Doc Domi, ha messo insieme numerose citazioni scientifiche sull'argomento e le ha reppate nell'originale brano. «Faccio rap da almeno 20 anni - racconta il ricercatore - ho smesso per studiare e diventare uno scienziato e adesso che lo sono ho pensato che fosse il modo migliore per raccontare quello che faccio».
 

Doc Domi ha 40 anni ed è il presidente di Eco-Evo Reserach Messengers (ERMES), associazione che promuove la cultura scientifica su temi come ecologia ed evoluzione in tutti i contesti sociali. Da sempre sostiene l'importanza della divulgazione della ricerca e di tutto quello che lui e i suoi colleghi scoprono in laboratorio. Circa un anno fa si è imbattuto nell'originale progetto promosso dall' Association for the Sciences of Limnology and Oceanography (ASLO), dal 1947 di base negli States, una delle più prestigiose società scientifiche del mondo. L'associazione lanciava un bando per scienziati, affinchè trovassero modi originali per raccontare la scienza. D'Alelio ha partecipato con il suo progetto dal titolo «RAPPERS», acronimo di Rap for Public Engagement with aquatic Research and Science, che intendeva promuovere l’utilizzo del rap per il coinvolgimento del pubblico su temi inerenti le scienze acquatiche. L'idea è piaciuta e la prestigiosa società ha deciso di finanziare l'incisione del disco. 

Così è nata la collaborazione con Fabio Musta, produttore di musica hip hop tra cui Rocco Hunt, e il 19 gennaio il disco uscirà sul mercato digitale con 11 brani tutti dedicati ad argomenti ecologici come l'inquinamento da plastica, i cambiamenti climatici legati allo sprigionamento di CO2 nell'atmosfera, l'acqua come bene primario, l'evoluzione della specie e tanto altro. Il titolo del disco è emblematico: «Eco Trip - spiega D'Alelio - è una provocazione che fa eco a 'ego trip' nella musica e in particolare nell’hip hop e nella vita di tutti i giorni. Noi pensiamo che sia più importante sentirsi parte del mondo e del pianeta terra e quindi di entrare in un'altra ottica».

Plasticology è il singolo di lancio del disco con il contributo di DJ Kowu e ha molte particolarità, a partire dal video prodotto da Elio De Filippo per Studio Nubes. Ci sono immagini inedite subacquee, lo schema della catena alimentare marina e persino il video di un organismo microscopico che mangia un frammento di microplastica. Poi c'è il testo che è una precisa lezione scientifica sull'argomento plastica. «Per esempio - dice D'Alelio - la terza strofa inizia così: 'Il dabubio non è blu ma è colorato'. I tanti colori di quel fiume sono dati dal fatto che è pieno di plastica. Questo verso è la traduzione letterale del titolo di un articolo uscito su una rivista scientifica. Oppure 'Si dice che nel Danubio ci sia più plastica di quante larve di pesce siano state prodotte in un anno nel fiume'. Sono tutti dati scientifici».

Stessa cosa per la strofa che dice «Nel mar Tirreno c'è un indice di accumulo di microplastica superiore a quello che si è stimato nel Pacifico all'interno delle cosidette Isole di Plastica». Poi ci sono le citazioni da un importante report dell'Unione Europea che ha stimato circa 300 milioni di tonnellate di plastica prodotti all'anno, che solo in Europa si produce poco meno di un quarto di tutta la plastica del Mondo, che il 40% di questa è per imballare il cibo. «La plastica entra nella catena alimentare - dice il ricercatore rapper - la mangiamo perchè le microplastiche nel mare entrano all'interno degli animali di cui ci nutriamo. La plastica fa danni enormi eppure se ne parla soltanto adesso, rispetto alla polemica dei sacchetti a pagamento nei supermercati. Ci sono problemi ben più grandi da affrontare e di tutto ciò si parla anche nel pezzo. Dobbiamo far capire alle persone che per il livello di inquinamento che c'è dobbiamo ridurre drasticamente la produzione di plastica, soprattutto quella usa e getta, perchè ormai il riciclo non basta più».

I proventi delle vendite di Eco Trip saranno interamente destinati a promuovere analoghi progetti di comunicazione della scienza e, nello specifico, alla fondazione di una «Italian Science Rap Academy», devota all'impiego del rap per finalità educative, con il supporto dell'associazione di promozione sociale ERMES. «Nel mondo anglosassone attività di questo tipo sono già diffuse - dice Doc Domi - in Italia si sta diffondendo adesso perchè il rap consente di consegnare messaggi in maniera diretta molto di più rispetto ad altri tipi di musica. Più che comunicazione oggi bisogna fare attrazione, avvicinare la gente alla scienza con strumenti già noti alle persone come la musica. Gli Istituti di ricerca sono ancora restii a promuovere queste iniziative, eppure la scienza fa parte della nostra vita, senza non avremmo lo stile di vita che abbiamo oggi».
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