Sfida a colpi di software:
trecento iscritti per ​«The Big Hack»

Sfida a colpi di software: trecento iscritti per «The Big Hack»
di Alessandra Gargiulo
Sabato 1 Luglio 2017, 10:05 - Ultimo agg. 13:44
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Sforato il tetto dei 300 iscritti. È la carica da record dei creatori d'innovazione di «HackNight@Museum-The Big Hack», la maratona di sviluppo che da oggi a domani vedrà maker, ingegneri, hacker, designer, startupper, studenti e comunicatori sfidarsi a realizzare progetti hardware e software che propongano soluzioni smart a problemi quotidiani. Qui cultura, fruizione turistica, interazione urbana, eco-mobilità saranno messe in sinergia con la più alta tecnologia digitale. Così l'arte diventa smart, la città s'interfaccia con abitanti e turisti e l'immediata funzionalità corre sul virtuale.

La no-stop hacking li attende al Cellaio nel Bosco del Museo di Capodimonte dove, riuniti in team e sotto la supervisione di mentor esperti, daranno vita alla no-stop di creatività promossa da Regione Campania ed organizzata da Maker Faire Rome -The European Edition 4.0 con Sviluppo Campania in collaborazione con Codemotion.

Otto le challenge tra cui scegliere di cimentarsi. «Alla scoperta della Campania» lanciata da Regione Campania con Almaviva per realizzare uno strumento d'interazione con il turista che gli permetta di fare domande, inviare foto ed avere informazioni sui percorsi tra le bellezze delle città, sviluppando così un uso innovativo delle tecnologie per incentivare nuovi modelli di business. «Tech Museum» del Museo di Capodimonte per soluzioni d'avanguardia che migliorino l'esperienza dei suoi numerosi visitatori puntando sulle oltre 47.000 opere presenti, i giardini, o sul sito ufficiale per renderlo più smart con le esigenze di chi lo consulta. «Open Data» della Regione Lazio: soluzioni per applicazioni mobile che utilizzino i dataset relativi alle politiche sociali e giovanili pubblicati sul suo portale dati.lazio.it, così da creare un servizio innovativo per i cittadini, in particolare giovani, o altri portatori d'interesse territoriale. «Virtual Wardrobe» di Asos in cui sviluppare una funzionalità per iOS o Android che permetta all'utente di creare i propri outfit e salvarli in un guardaroba virtuale. «Interagire con le nostre città» con cui Cisco, per creare un effetto «wow» nell'esperienza digitale di cittadini e turisti, mette a disposizione le proprie piattaforme d'interazione tra persone e cose per sviluppare interfacce conversazionali verso dati e facilities della città in modo da realizzare nuovi servizi ed esperienze con il patrimonio urbano e culturale. «Intelligenza artificiale e ChatBot» di Soresa per accedere in modo rapido alle informazioni sul suo portale web. Da sviluppare l'applicazione E.l.s.a. che dovrà comportarsi come un «assistente personale virtuale» ed interagire con l'utente. «Smart Art» di STMicroelectronics in cui usare innovative schede di sviluppo per soluzioni tech che esaltino l'esperienza di visita alle bellezze artistiche di una città. «Car Sharing aziendale e Mobilità elettronica» di Tecno in cui realizzare un'app che permetta alle aziende di gestire la propria flotta e la mobilità dei suoi dipendenti diminuendo i consumi e privilegiando l'uso di veicoli elettrici.
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