Social e cloud: come cambia la Pa
nell'era dell'innovazione 4.0

Social e cloud: come cambia la Pa nell'era dell'innovazione 4.0
di Rossella Grasso
Giovedì 4 Maggio 2017, 19:16 - Ultimo agg. 20:06
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L’innovazione 4.0 si diffonde a macchia raggiungendo anche i settori della pubblica amministrazione che si sta adeguando ai rapidi cambiamenti imposti dalle nuove tecnologie. «Dal 2015 il Governo ha varato un piano di crescita digitale dove sono definiti i principi che devono essere adottati dalle pubbliche amministrazioni per procedere in questa direzione», spiega Maria Pia Giovannini, responsabile dell'area P.a. dell'Agenzia per l'Italia digitale. In questa fase l'Agid ha definito anche i progetti strategici e gli strumenti con cui raggiungere l’obiettivo in modo uniforme. Sono vari gli strumenti messi in campo: dal cloud alla digitalizzazione di tutti i documenti, portando a un approccio completamente diverso al lavoro e alla comunicazione con l'utente, più connessa e organica.
 


Si sa che l’Italia a livello europeo non brilla per l’approccio alle novità informatiche e la pubblica amministrazione non fa eccezione. «Il problema - dice Giovannini - è che è frammentatissima e c’è una pluralità di soggetti che operano in autonomia che non sono in grado di sostenere gli investimenti che devono essere fatti in tecnologie. Questo spiega la difficoltà di ottenere risultati uniformi. Noi stiamo proponendo modelli di aggregazione grazie alle nuove tecnologie come il cloud computing e le piattaforme, che possano consentire, pur mantenendo le autonomie, di aggregare i servizi informatici e condividere tutte le azioni a livello nazionale. Siamo fiduciosi che queste soluzioni, insieme al sostegno della politica potranno portare a un miglioramento della situazione attuale».

L’altra innovazione a cui si è dovuta adeguare la Pubblica Amministrazione sta nella comunicazione attraverso i social network. «Le istutuzioni come i partiti politici, si trovano a fare i conti con un ambiente comunicativo molto diverso rispetto a quello di qualche anno fa - spiega Roberta Maggio, responsabile editoriale del sito e dei social network di Palazzo Chigi -  Un’istituzione che decidesse di non comunicare attraverso i social network, che è esattamente dove sono i cittadini, andrebbe in direzione contraria rispetto al resto del mondo». Così da circa un anno Palazzo Chigi è su facebook e su tutti i principali social e ha un sito internet dove potersi aggiornare su tutte le attività del Governo.
I cittadini initeragiscono facilmente e la comunicazione arriva loro in maniera semplice e diretta. Succede così che nell’era del 4.0 tutto deve essere al passo con i tempi, anche quelle istituzioni che restano immutabili nel tempo.

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