Microcontrollori board e software:
all'STMicroelectronics è un gioco

Microcontrollori board e software: all'STMicroelectronics è un gioco
di Rossella Grasso
Mercoledì 17 Gennaio 2018, 17:41 - Ultimo agg. 18:36
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Chi ha detto che l'innovazione la fanno solo ingegneri e scenziati? All'STMicroelectronics di Arzano è un gioco serissimo per i ragazzi delle scuole superiori. Oltre 150 studenti dei licei scientifici, istituti tecnici e industriali hanno partecipato alla giornata di studio organizzata dall'azienda, tra le maggiori società di semiconduttori al mondo per imparare ad usare microcontrollori con alte performance. Lo scopo è realizzare un’applicazione che contribuisca al miglioramento della vita quotidiana partendo da board e software messi a disposizione da ST.  Con l'aiuto dei loro docenti e dei tutor provenienti dall'azienda e dalle Università, i ragazzi sono chiamati a mettere insieme le idee e a progettare. Il 9 maggio, sempre ad Arzano, ci sarà una vera e propria fiera dell'innovazione in cui i ragazzi presenteranno i loro progetti a una giuria di professori universitari. I 20 migliori progetti riceveranno un kit STM32 Open Development Environment che comprende la board di sviluppo STM32 Nucleo, da una a tre  expansion board X-Nucleo e il software STM32Cube e Cube Expansion. Tra i vincitori della scorsa edizione sono stati il team Gruppo ESS_Marconi dell’Istituto ITI G. Marconi di Nocera inferiore (SA) per la categoria Sud Italia e isole, con il progetto «Energy Saving School».

«Qui ragazzi imparano ad usare i microcontrollori 32 bit - spiega Alan Smith, responsabile dell' STMicroelectronics di Arzano - I microcontrollori sono la base dell' Internet of Things e della Smart Driving. Sono fondamentali da conoscere per fare una qualsiasi applicazione. Questo è l'inizio per gli studenti». In una sala piena di ragazzi si è parlato di tante tecnologie e come usarle. I tutor hanno messo a disposizione il loro tempo in maniera volontaria e i ragazzi hanno apprezzato molto e si sono divertiti a usare schede anche piccolissime messe a disposizione. Con la testa china nel PC e le mani indaffarate ad armeggiare tra fili e microchip la giornata è volata.
 

«Lavorando su questo progetto gli studenti riescono a capire cos'è l'IoT - spiega Anna Iodice, docente di informatica all'Istituto Gandhi di Casoria - a cosa serve la modularizzazione di un progetto. Riescono anche a capire come la matematica viene applicata alla realtà. È un progetto multidisciplinare perchè mette in campo competenze di informatica, fisica e tanto altro. In più imparano a lavorare in team che è la cosa più importante per affacciarsi al mondo del lavoro».

La prima fase del progetto STMicroelectronics per la scuola ha visto protagonisti i docenti nel corso di «Introduzione alla programmazione di microcontrollori a 32 bit» che ha visto la partecipazione di 88 docenti da 30 scuole della Campania e delle regioni limitrofe. Poi le due giornate di training per studenti accompagnati dai loro docenti che ha visato la partecipazione di 149 studenti, 42 docenti da 22 scuole. Il progetto si chiuderà il 9 maggio con lo Student Day@ST, la giornata in cui gli studenti delle scuole sono invitati a presentare i loro progetti ai professori di Ingegneria delle università della Campania: previsti 40 team di studenti. Il progetto testimonia quanto sia importante il contributo delle aziende per divulgare la cultura dell'innovazione, rendendo la scuola sempre più accattivante.  
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