​Dall’hackathon ai cantieri edili:
così Aedes conquista il mercato

Dall’hackathon ai cantieri edili: così Aedes conquista il mercato
di Rossella Grasso
Giovedì 15 Marzo 2018, 15:11 - Ultimo agg. 20 Marzo, 19:39
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Quattro amici decidono di partecipare al primo hackathon in territorio sannita . Lì incontrano il quinto elemento, una graphic designer, e insieme mettono su un progetto di startup. È così che è nato Aedes, che per il momento è ancora un progetto di startup ma già si intravede un futuro ricco di successi. Il team ha realizzato l’idea del prodotto di cui ha messo in circolazione una demo scaricabile gratuitamente e che grazie ai feedback ottenuti stanno perfezionando. Si tratta di un software nelle mani del direttore di un cantiere da cui si possono gestire i lavori alla perfezione. «Aedes ha lo scopo di andare a innovare il modo di gestire e di organizzare progetti nel mondo dell’edilizia – spiega Marco Apollonia, CEO e Co- Founder della startup – In particolare lo fa intervenendo su tre macro aree: comunicazione, gestione e monitoraggio».

Il software creato dal team è semplice e intuitivo, non necessita di corsi di formazione ad hoc e semplifica di gran lunga il lavoro. È possibile comunicare real time con tutti coloro che lavorano nel cantiere, come il direttore, l’imprenditore che può seguire a distanza i lavori e gli operai che li eseguono. Si può gestire il personale controllando le presenze attraverso un badge elettronico, e permette a tutti di tenere a portata di mano i documenti che per legge sono necessari nel cantiere. La sezione più interessante dell’applicazione è senza dubbio quella che riguarda il monitoraggio. «Da un semplice tablet è possibile visualizzare i computi metrici e confrontarli con il reale andamento dei lavori rispetto al progetto edile. Questo significa riuscire a riconoscere se i lavori si stanno svolgendo in ritardo sulla tabella di marcia prevista e se sono conformi alle spese preventivate. Aedes permette di identificare i problemi sul nascere all’interno del cantiere, di porvi una rapida soluzione, garantendo un risparmio temporale che si traduce in risparmio di costi».
 

La startup è composta da giovani ingegneri specializzati in ingegneria edile e informatica con l’aggiunta di una designer che ha sviluppato l’interfaccia grafica. Marco Apollonia, Chiara Maresca, Giulio Santabarbara e Aurora Lobina si sono divisi il lavoro, ciascuno per competenza e hanno dato vita al software. Ciò che sorprende è la media di età del gruppo: 24 anni. «Abbiamo messo insieme le nostre competenze per dare vita ad un progetto diverso dagli altri» spiega Apollonia. Adesso la startup sta perfezionando il proprio prodotto grazie al contributo di Campania NewSteel, incubatore certificato promosso e partecipato dall'università Federico II e da Città della Scienza, in attesa di arrivare definitivamente sul mercato. Una bella storia di successo che dimostra quando la forza delle belle idee possa portare molto lontano, a partire da un hackathon.
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