Napoli, una protesi hitech al polso
per un uomo con sindrome Down

Napoli, una protesi hitech al polso per un uomo con sindrome Down
Lunedì 21 Maggio 2018, 19:46
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Una protesi hitech per un ragazzo affetto da sindrome di Down grazie ad un progetto solidale che si è fatto carico dei costi dell'intervento. Gennaro C. di 42 anni, affetto da sindrome di Down, da circa due anni soffriva di forti dolori al polso «con importante limitazione funzionale per effetto di una grave artrosi radio-carpica secondaria ad osteonecrosi del semilunare, un piccolo osso che si trova nel carpo. Ora, grazie all'impianto di una protesi in pirocarbonio di ultima generazione, ha ritrovato la totale funzionalità del polso». Lo sottolinea in una nota l'ospedale evangelico Betania di Napoli dove è stato operato il giovane da Astrid D'Arienzo, ortopedico e chirurgo della mano dell'Unità operativa semplice di Ortopedia diretta Giacomo Negri.

«L'operazione chirurgica è stata eseguita in anestesia loco-regionale - sottolineano i medici - il semilunare è stato totalmente asportato insieme a parte dello scafoide, della testa del capitato e della stiloide radiale e sostituito con una protesi in pirocarbonio di ultima generazione; il paziente è stato dimesso dopo 24 ore. Questo intervento non è ancora molto diffuso in Campania, in Italia ne sono stati eseguiti non più di una trentina».

Il giovane e la sua famiglia sono stati aiutati attraverso il progetto de L'Ospedale solidale «che si è fatto carico dei costi dell'unico intervento che avrebbe potuto restituire al polso del paziente la totale funzionalità articolare oltre che ad eliminare il dolore. Gennaro, infatti - ricorda la struttura - si era già rivolto ad altre strutture dove gli era stato proposto l'intervento di asportazione della prima filiera del carpo, molto più demolitivo e menomante».
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