Processo alle startup, in tribunale
commercialisti, notai e avvocati

Processo alle startup, in tribunale commercialisti, notai e avvocati
di Rossella Grasso
Martedì 17 Ottobre 2017, 16:44
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Una startup innovativa ha un regime del tutto particolare. Per questo motivo c’è bisogno di figure professionali specializzate che possano indirizzare al meglio chi decide di iniziare una nuova avventura imprenditoriale a partire da un’idea. A mettere insieme commercialisti, avvocati, notai e startupper ci ha pensato NaStartup che ha organizzato un convegno tra le aule del Palazzo di Giustizia di Napoli. «Processo alle startup» è il titolo dell’incontro che ha fatto luce su alcuni aspetti legali e commerciali di cui non sempre gli startupper sono a conoscenza.

«Abbiamo voluto fortemente questa giornata dedicata alle startup – ha detto Ilaria Imparato, presidente Associazione Italiana Giovani Avvocati di Napoli – Oggi inauguriamo un ciclo di eventi dedicati alle startup in piena sinergia con le altre associazioni giovanili professionali. Il Trend della nostra associazione è lavorare in sinergia con le altre sigle e recuperare spazi di mercato per aprire nuove opportunità di lavoro a livello nazionale e internazionale».
 

Commercialisti, avvocati e notai si muovono sempre più secondo i dettami della rivoluzione industriale 4.0 tanto che si stanno specializzando sempre di più per supportare questa nuova imprenditorialità. «Molti giovani commercialisti si stanno specializzando – ha detto Maria Caputo, Presidente dell’Unione Giovani Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli – perché è una figura professionale utile sia nel momento della costituzione di una startup sia durante la sua evoluzione con business plan. Ci sono degli aspetti che sono esclusivi delle startup e noi giovani dobbiamo assolutamente specializzarci per offrire una consulenza ad alti livelli».

«Ci sono numerose novità normative per quanto riguarda le startup – ha spiegato Ludovico Capuano, Associazione Italiana Giovani Notai – per questo motivo è stato necessario che anche i notai studiassero la normativa. Poi c’è anche chi si è calato direttamente nel ruolo di startupper creando app e siti utili alla professione».

Nell’aula Girardi del Tribunale c’èanche chi per professione fa l’avvocato ma che ha deciso di seguire le proprie passioni, come Michele Boccia che ha fondato ImagoM, startup che produce videogiochi. «Io continuo a fare l’avvocato – ha detto – ma ho ripreso in mano una delle mie passioni di quando ero ragazzo e ho ideato un videogame per dispositivi mobili». Pompei mala tempora currunt è uno dei prodotti di maggiore successo della startup ed è ambientato nell’antica città ai piedi del Vesuvio. Appena è stato pubblicato ha avuto un grande successo di download soprattutto in Canada e negli Stati Uniti. «Adesso spero di riuscire ad occuparmi soprattutto della parte creativa dei videogame», ha concluso Boccia.  
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