Trieste: multa di 100 euro per Polidori, il sindaco che ha gettato le coperte del clochard

il senzatetto romeno "sfrattato"
il senzatetto romeno "sfrattato"
di E.B.
Venerdì 11 Gennaio 2019, 09:43 - Ultimo agg. 15:48
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Multa di 100 euro per il vicesindaco del capoluogo giuliano Paolo Polidori per aver gettato in un cassonetto delle immondizie indifferenziate le coperte di Mesej Mihaj, senzatetto romeno che stazionava nella centrale via Carducci. Polidori ha pagato la multa per conferimento improprio di rifiuti ma si riserva di approfondire, senza fare ricorso, l'effettiva irregolarità del suo gesto. Il vicesindaco potrebbe trovarsi a breve a dover far fronte ad un'altra "tegola" ossia una diffida da parte del legale del fotografo toscano Massimo Sestini per aver utilizzato su Facebook una sua fotografia senza permesso: la richiesta è di un risarcimento pari a 30mila euro. ll gesto di Polidori - che lo aveva reso pubblico su Facebook con tanto di foto scrivendo «Sono passato in via Carducci, ho visto un ammasso di stracci buttati a terra... coperte, giacche, un piumino e altro; non c'era nessuno, quindi presumo fossero abbandonati: da normale cittadino che ha a cuore il decoro della sua città, li ho raccolti e li o buttati, devo dire con soddisfazione, nel cassonetto: ora il posto è decente! Durerà? Vedremo! Il segnale è: tolleranza zero!! Trieste la voglio pulita!! PS: sono andato subito a lavarmi le mani! E adesso si scatenino pure i benpensanti, non me ne frega nulla!!» - La vicenda ha scatenato  una vera e propria bufera mediatica diventando un caso internazionale.

Lo stesso vicesindaco tuttavia ha voluto chiarire quanto successo spiegando che si trattava di un cittadino romeno già «piantonato dalla Questura» e con a carico una serie di procedimenti penali e uno di allontanamento. Pare inoltre che il barbone avesse rifiutato ogni offerta di accoglienza da parte delle strutture preposte. In segno di solidarietà verso il senzatetto "sfrattato" (poi accolto sul Carso dalla comunità romena) un gruppo di triestini ignoti aveva lasciato in via Carducci coperte e indumenti scrivendo su un cartello «Caro amico, speriamo che questa notte tu soffra meno il freddo: ti chiediamo scusa a nome della città di Trieste». 
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