Carige, il Pd attacca: Conte in conflitto di interessi. Il premier nega: assurdo

Salvataggio Carige, Boschi e Renzi attaccano Salvini e Di Maio: «Smentiti 5 anni di insulti»
Salvataggio Carige, Boschi e Renzi attaccano Salvini e Di Maio: «Smentiti 5 anni di insulti»
Martedì 8 Gennaio 2019, 10:53 - Ultimo agg. 9 Gennaio, 07:03
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Esplode la polemica politica sul caso Carige dopo che il governo gialloverde ha dato il via libera all'operazione salvagente sul modello Mps. «Smentiti cinque anni di insulti contro di noi», attaccano dal Pd Matteo Renzi e Maria Elena Boschi. Ma Salvini difende la mossa dell'Esecutivo: «Noi abbiamo solo difeso i risparmiatori».
 


Interrogazione Pd sul ruolo di Conte. Una interrogazione parlamentare sul conflitto di interessi del premier Giuseppe Conte sul caso Carige è stata annunciata da Luigi Marattin: «La presenterò», conferma all'Adnkronos il deputato del Pd. Marattin chiede chiarimenti sul voto in Cdm sul provvedimento salva Carige da parte del premier considerato che lo stesso Conte è stato socio dell'avvocato Guido Alpa, già consigliere di Carige e della Fondazione Carige, e consulente del banchiere Raffaele Mincione, socio Carige.

Conte. «Ho detto in più occasioni che non ho mai avuto uno studio associato con Alpa. Che Alpa sia stato anche componente del consiglio di amministrazione di Carige non vedo quale conflitto di interessi possa realizzare col sottoscritto, mi sembra veramente un'assurdità», replica il presidente del Consiglio a Porta a porta.

Palazzo Chigi smentisce. Nessun conflitto di interessi, diretto o indiretto con con le decisioni il premier Conte che ha assunto e che è chiamato ad assumere quale responsabile dell'Autorità di governo con riguardo alla Banca Carige. È quanto precisano fonti di governo che negano che il premier sia stato consulente di Mincione:« non lo ha mai incontrato o conosciuto, neppure per interposta persona» e che con il professor Alpa «non ha mai avuto con lui uno studio professionale associato».Per questi motivi il premier ha votato in cdm.


Renzi attacca su Twitter. «Sono bastati dieci minuti di una riunione notturna del Consiglio dei Ministri per smentire cinque anni di insulti e menzogne contro di noi. Matteo Salvini e Luigi Di Maio devono solo vergognarsi», scrive Matteo Renzi su twitter. Nel video allegato, l'ex segretario del Pd dice: «Salvini e Di Maio si devono vergognare per quello che hanno detto per anni contro di noi. Si devono vergognare per le offese e gli insulti. Hanno truffato gli italiani raccontando storie non vere su di noi: sulla Tav, sulla Tap, sull'Ilva, sulle trivelle... Adesso persino sulle banche. È proprio vero, puoi ingannare qualcuno per tutta la vita e puoi ingannare tutti per una sola volta. Ma non puoi ingannare tutti per tutta la vita. Con la vicenda delle banche di ieri Salvini e di Maio devono semplicemente scrivere la parola vergogna».

«Ieri il Governo del cambiamento ha salvato una banca.
Giusto così, per i risparmiatori. Ma se fossero uomini seri oggi Di Maio e Salvini dovrebbero riconoscere che hanno fatto la stessa cosa che abbiamo fatto noi. Non lo faranno. Perché la parola verità non appartiene al loro vocabolario», attacca su Facebook la deputata del Pd Maria Elena Boschi.




Salvini replica agli attacchi: «Mentre Renzi e Boschi i risparmiatori li hanno ignorati e dimenticati, noi siamo intervenuti subito a loro difesa senza fare favori alle banche, agli stranieri o agli amici degli amici. Bene l'azione a tutela dei risparmiatori liguri e italiani e bene il miliardo e mezzo stanziato in manovra per gli altri cittadini truffati».

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