Scaricavano rifiuti a Caserta,
scovati e multati con le fototrappole

Scaricavano rifiuti a Caserta, scovati e multati con le fototrappole
di Daniela Volpecina
Domenica 9 Dicembre 2018, 15:00
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Lo sportello dell'automobile che si apre e il sacchetto che viene abbandonato a terra. Con molta semplicità e nonchalance, come se la strada fosse un enorme cassonetto. Così alcuni cittadini casertani si disfacevano dei loro rifiuti, in pieno giorno, nella periferia della città. Rinvenuti tra l'altro un televisore, pezzi di legno, frazione organica e tanto indifferenziato. Dodici gli episodi documentati dalla Polizia municipale in meno di una settimana grazie all'impiego di quattro fotocamere trappola, telecamere mobili assegnate in dotazione ai vigili urbani nell'ambito del progetto Terra dei Fuochi.

Sette i cittadini identificati e verbalizzati (tra questi pensionati, casalinghe e giovani) tutti con residenza nel comune di Caserta. Dovranno pagare una multa di 500 euro per sversamento abusivo di rifiuti. Una sanzione che verrà decurtata di circa un terzo se pagata entro sessanta giorni dalla notifica. In un caso specifico, uno di loro, a bordo di una Fiat 600 rossa, aveva l'auto completamente piena di sacchetti di immondizia. «È triste ha dichiarato al riguardo il sindaco Carlo Marino dover constatare che esistono ancora persone che trattano la città, la loro città, come una discarica abusiva». «Si tratta di persone insospettabili ha rincarato, sconcertato, il comandante della Polizia municipale, Luigi De Simone e in alcuni casi anche giovani. Ciò che deprime è la loro reazione, consideravano infatti normale abbandonare i rifiuti in questo modo. Ripetutamente e sempre nello stesso luogo». L'ubicazione delle fotocamere non è del resto casuale. Da qualche mese i caschi bianchi stanno monitorando le cosiddette aree a rischio, che almeno per il momento restano top secret, mediante questi nuovi dispositivi tecnologici. Si tratta di apparecchiature che possono restare in stand by per giorni, dotate di un sensore che si attiva ogni qualvolta viene registrato un movimento. In quel caso partono foto e video. Non è stato necessario utilizzare le fotocamere invece per scovare una discarica abusiva in via Talamonti, non lontano dall'isola ecologica. Su un'area di proprietà privata di circa tremila metri quadrati, posta immediatamente sotto sequestro, gli agenti del Nucleo di Polizia ambientale hanno rinvenuto infatti notevoli quantità di legno e resti di mobili smontati che erano accatastati lì da giorni e che probabilmente sono riconducibili ad un'attività abusiva anche in virtù del fatto che il proprietario del terreno, un cittadino casertano - denunciato dai vigili per gestione illecita di rifiuti non risulta iscritto nel registro dei gestori ambientali.
 
Oltre ad affrontare un processo, il titolare dell'area dovrà farsi carico anche della rimozione dei rifiuti e della bonifica dei suoli. Ha richiesto un notevole dispiegamento di uomini e mezzi invece l'operazione di sequestro effettuata al Parco Schiavone nella frazione di Centurano dagli agenti (una decina in tutto) appartenenti ai nuclei Ambientale, Edilizio, Giudiziario e Stradale. Si tratta della seconda fase di un intervento iniziato nell'ottobre scorso quando furono censiti tutti gli occupanti degli alloggi comunali di via Mele e via Giulia. Nel dettaglio questa volta sono stati posti sotto sequestro il garage della struttura ed il terrazzo di copertura dello stabile, occupato abusivamente da anni, oltre a due autoveicoli che erano già stati sequestrati precedentemente e che quindi ora saranno confiscati. Scoperta poi anche una mansarda non autorizza, realizzata dagli occupanti sul terrazzo di copertura. Stando a quanto emerso dalle indagini degli ufficiali, qui sarebbe stata avviata peraltro anche un'attività illecita di trasporto e deposito rifiuti. Una scoperta che ha portato alla denuncia di un cittadino casertano di quaranta anni per gestione illecita di rifiuti, così come previsto dal Testo unico sull'Ambiente. Intanto gli agenti hanno avviato accertamenti specifici, presso gli uffici competenti, per valutare anche episodi di evasione dell'obbligo scolastico. Il censimento, effettuato dai vigili urbani sei settimane fa, ha permesso infine di verificare la presenza nel parco Schiavone di venti i nuclei familiari, per un totale di oltre ottanta persone, che occupano abusivamente questi appartamenti di proprietà del Comune. Un'operazione, tutt'altro che conclusa, che potrebbe portare nelle prossime settimane a nuovi e importanti sviluppi.
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