Reddito di cittadinanza: aspettando i navigator, mancano 4.000 formatori

Reddito di cittadinanza: aspettando i navigator, mancano 4.000 formatori
di Francesco Pacifico
Giovedì 6 Dicembre 2018, 10:00
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Non bastavano i meme irridenti che da oltre 24 ore girano in rete: quello rilanciato da Giorgio Meloni con Paolo Panelli che sbraita contro Enrico Montesano e Ninetto Davoli con un romanesco «dovete anna' a lavorà», oppure le locandine di The Flight of Navigator», il classico della fantascienza del 1986. Anche Cinquestelle e Lega si sono messi a battibeccare sulla figura del navigator, il tutor da inserire nei centri per l'impiego per seguire disoccupati e inoccupati sotto reddito di cittadinanza: litigano se usare il termine inglese o la traduzione italiana.

Il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, è anglofilo e a Porta a Porta fa sapere che «anche l'Italia avrà i suoi navigator, che è una figura che esiste in tutta Europa». Il suo sottosegretario, il leghista Claudio Durigon, invece, ci ha tenuto a far sapere: «Io comunque preferisco navigatore all'italiana». Ma al di là delle differenze linguistiche, la sostanza è simile: «Sono delle persone - spiegano Di Maio e Durigon - che aiuteranno ad entrare nel mercato del lavoro o rientrare nel mercato del lavoro le persone che sono disagiate. Fanno parte del programma di assunzioni che faremo. Li selezioniamo con un colloquio per trovare altre persone con alto profilo per seguire i giovani che hanno perso il lavoro».
 
In italiano il navigator è quello che burocraticamente si chiama orientatore: cioè una delle figure chieste dalle Regioni assieme a formatori, psicologi del lavoro, informatici e amministrativi per riqualificare e far funzionare i centri per l'impiego italiani. E i governatori - a quanto pare - hanno poco da ridere: già i loro Cpi hanno un decimo del personale rispetto agli enti omologhi in Germania e Francia. Se non bastasse, con il governo che anche ieri ha confermato che l'erogazione e la gestione del reddito di cittadinanza partirà a tra marzo e aprile, hanno visto prese in considerazione soltanto in parte le loro richieste: volevano reclutare almeno ottomila persone e invece in un emendamento alla manovra l'esecutivo a pronto a prenderne soltanto la metà.

Soprattutto non è ancora chiaro se la Finanziaria sbloccherà le assunzioni anche nelle Regioni come la Campania che, per il blocco del turn over, non possono immettere in organico nuovi dipendenti. Stando ai manuali di coaching, il navigator è quel professionista che aiuta i lavoratori a trovare la migliore occupazione per sé, indipendentemente se questi puntino soltanto a un avanzamento di carriera o a mettersi in proprio, vogliano cambiare città oppure siano costretti a cercare un nuovo posto, essendo disoccupati.

Anche perché queste figure conoscono la domanda delle aziende e sanno orientare il soggetto verso i settori dove ci sono più possibilità. In quest'ottica organizzano corsi di formazione ad hoc oppure forniscono consulenza su aspetti meramente fiscali o amministrativi. Ai navigator italiani Luigi Di Maio chiederà qualcosa in più rispetto a quello che è previsto all'estero: questa figura sarà l'interfaccia tra il lavoratore sotto reddito di cittadinanza e il ministero del Lavoro, un tutor da chiamare ogni volta che sorge un problema o un'opportunità. Questo professionista, in primo luogo, affiancherà il disoccupato per formalizzare l'iscrizione al Cpi e presentare tutta la documentazione necessaria (soprattutto l'indicatore Isee). Quindi farà uno screening sulle sue competenze, e in base a queste selezionerà le migliori offerte di lavoro e organizzerà i corsi di formazione per la fase di outplacement.

Ma soprattutto da loro il ministro pretenderà un'opera non meno scomoda: dovranno essere i navigator i primi soggetti a denunciare al Centro per l'impiego possibili mancanze nel rispetto del programma di ricollocamento. Cioè gente che ha occupazioni in nero, quelli che saltano i corsi oppure quelli che ostentano una condizione di vita (magari guidando una macchina fiammante) migliore rispetto a quella denunciata nella dichiarazione dei redditi.

Al momento non si sa quanti saranno i futuri navigator. Dal ministero del Lavoro fanno sapere che saranno assunti in un triennio e potrebbero essere anche oltre le 1.500 unità. Tanta confusione sul punto sconcerta non poco le Regioni, che aspettano ancora di essere riconvocate da Di Maio per capire le loro mansioni nel reddito di cittadinanza. Senza contare che i governatori vogliono chiarezza sulle modalità di assunzione - dovrebbero essere presi con un concorso - il tipo di contratto e se, visti i limiti posti dal blocco del turnover in alcuni - potranno prenderli oppure no.
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