Napoli violenta, l'ucraino ucciso nella notte per fermare una rissa tra sconosciuti

Napoli violenta, l'ucraino ucciso nella notte per fermare una rissa tra sconosciuti
di Nico Falco
Domenica 2 Dicembre 2018, 23:00 - Ultimo agg. 3 Dicembre, 15:56
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Una coltellata gli ha reciso la giugulare, un’altra lo ha colpito al cuore, la terza alla mano, mentre cercava disperatamente di difendersi dalla furia del suo assalitore. È morto così, coinvolto suo malgrado in una lite tra sconosciuti, Iurii Busuiok, il muratore ucraino di 36 anni ucciso sabato sera davanti a un locale frequentato da immigrati dell’Est Europa. I carabinieri hanno ricostruito i momenti prima della folle aggressione: il ragazzo era intervenuto per fare da paciere, in soccorso di una ragazza che gli aveva chiesto aiuto per tenere lontana da lei e dal fidanzato quell’uomo che, poi, lo ha ammazzato. 
 
Via Mario Pagano, quartiere Stella. In questa strada c’è un piccolo locale diventato luogo di ritrovo per persone dell’Est. Sabato sera tra queste c’era anche Busuiok, che in Italia viveva da circa 9 anni; si era trasferito con la famiglia, insieme ai genitori, faceva il manovale nei cantieri edili. La lite, ricostruiscono i carabinieri, è scattata poco dopo le 22, per motivi di gelosia. Un uomo, straniero, stava discutendo con un altro ragazzo, italiano ma di origine russa, che era in compagnia della fidanzata italiana. Gli chiedeva conto di una donna, mostrandogli una fotografia sul cellulare. Voleva sapere se la conoscesse, in che rapporti fossero. Alla discussione si è unita anche la fidanzata, credendo di aver scoperto un tradimento. Il litigio si è spostato all’esterno del locale e la situazione è trascesa. L’accusatore si è avvicinato, sono partiti gli spintoni. Era evidentemente fuori di sé. A quel punto la ragazza ha cercato aiuto. Si è rivolta a uno sconosciuto, ha chiesto alla prima persona vicina di tenere i due separati. Iurii è intervenuto, ha provato a far ragionare l’uomo, un attimo dopo è saltato fuori il coltello e lui è finito a terra in una pozza di sangue. 

I carabinieri della compagnia Stella sono arrivati poco dopo, in seguito alla segnalazione di un ferimento grave davanti al locale. Inutili i tentativi dei sanitari del 118 di rianimare il giovane muratore: le coltellate lo hanno ucciso prima che potessero trasportarlo in ospedale. Per i medici è stato raggiunto almeno da due fendenti gravi: uno, quello che probabilmente è stato fatale, alla gola, un altro al torace, nella regione del pericardio. All’arrivo dei militari l’aggressore era scomparso, ma grazie alle testimonianze di alcuni testimoni oculari è stato possibile ricostruire la dinamica e raccogliere elementi utili per identificare l’assassino; si tratterebbe di un uomo dell’Est Europa, i carabinieri sono sulle sue tracce. Sono state acquisite anche le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona, comprese alcune situate poco distante, che potrebbero aver ripreso l’aggressione o la fuga.
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