Napoli, nei corridoi dell'Ospedale del Mare spuntano le prime barelle

Napoli, nei corridoi dell'Ospedale del Mare spuntano le prime barelle
di Melina Chiapparino
Giovedì 18 Ottobre 2018, 07:00 - Ultimo agg. 13:04
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E ora le barelle spuntano anche nei corridoi dell'Ospedale del Mare. La presenza di lettighe, sistemate fuori dai reparti, è una scena che i pazienti non si aspettavano certo di vedere in una struttura come quella di Ponticelli considerata all'avanguardia e dotata anche di alcune eccellenze della specialistica medica.

Eppure l'Ospedale del mare era stato progettato per evitare questo triste disservizio, purtroppo piuttosto comune negli altri plessi napoletani. Nonostante queste premesse, alcuni ammalati hanno trascorso la scorsa notte in barella fuori dal reparto di appartenenza, senza la possibilità di usufruire dei servizi e delle comodità di una normale stanza degenti che, comfort a parte, è dotata di presidi di sicurezza come le bocchette per l'ossigeno e i campanelli per chiedere l'intervento degli infermieri in caso di bisogno. Insomma, la mancanza di posti letto disponibili ha costretto gli operatori sanitari a trovare soluzioni di fortuna anche laddove non ci si aspetterebbe di doverne prendere.
 
Alle 22.30 di martedì, nel corridoio esterno al reparto di Urologia che si trova al quarto piano della sezione Hd 2, c'erano due barelle sistemate di fianco alla parete. Le lettighe erano occupate da una 75enne napoletana ed un 74enne che hanno trascorso l'intera nottata all'esterno del reparto dove erano ricoverati ben 14 ammalati.

Si tratta della massima capienza disponibile per quel dipartimento ospedaliero che è suddiviso in stanze con due posti letto e altre due stanze con un singolo letto. Per la precisione, dunque, oltre ai 14 ricoverati su letti ordinari, c'erano anche altri due utenti su barelle sistemate nelle stanze singole. In totale, quindi, i pazienti in Urologia erano 18, compresi i 4 «barellati» tra cui i due anziani in corridoio.

Il problema delle barelle ha riguardato nei giorni scorsi anche altri reparti, sebbene sempre nella misura di una o al massimo due lettighe di fortuna. Queste disfunzioni che, in ogni caso, non hanno condizionato l'assistenza sanitaria, si sono verificate in Chirurgia nella sezione del plesso Hd al quinto piano dove il reparto ha raggiunto quota 20 pazienti e, sempre nella stessa sezione del plesso, al settimo piano in Neurologia.

In Chirurgia vascolare al primo piano della sezione Hd 1, su 13 posti letto è comparsa una barella, sebbene in questi casi si tratti spesso di pazienti la maggior parte dei quali afferenti alla chirurgia generale, in appoggio nei letti del reparto specialistico vascolare.

A rendere più complicata la gestione di queste criticità è la disponibilità di operatori socio-sanitari durante i turni di notte che non sono sempre coperti in tutti i reparti. E' pur vero che il presidio di Ponticelli dispone di una squadra di operatori socio sanitari, di cui qualsiasi reparto può far richiesta ove necessario, ma ciò non esclude che la contemporaneità di urgenze possa far trovare di notte qualche reparto sprovvisto di queste figure professionali.

Per la direzione sanitaria non si può parlare di disfunzioni ma, come sempre capita per ogni ingranaggio che comincia a rodare a grande velocità, si tratta di «problemi temporanei in fase di risoluzione».

«I due pazienti sistemati in barella la scorsa notte avevano lievi patologie urologiche che hanno reso possibile la loro temporanea allocazione nel corridoio - chiarisce Giuseppe Russo, direttore sanitario del presidio -. Il punto è che stiamo registrando un'iperaffluenza dell'utenza che sta rendendo necessaria l'apertura di altri spazi per mettere a disposizione posti tecnici e scongiurare l'utilizzo delle barelle, ma per farlo occorrono autorizzazioni a cui stiamo lavorando».

«Nello specifico - rassicura Russo - durante la mattinata di ieri abbiamo sistemato i due pazienti, uno in area medica e l'altro all'interno del reparto. Si è trattato, dunque, di una situazione del tutto contingente. Possiamo tranquilizzare l'utenza: all'Ospedale del Mare non avremo mai un'emergenza barelle».
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