Cassonetti nelle strisce blu, l'Anm Napoli perde due milioni di euro

Cassonetti nelle strisce blu, l'Anm Napoli perde due milioni di euro
di Pierluigi Frattasi
Venerdì 12 Ottobre 2018, 07:30
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Sono circa mille i cassonetti e le campane dei rifiuti di Asìa piazzati proprio sulle strisce blu dell'Anm, che equivalgono a 500 posti auto che l'azienda dei trasporti non può mettere a reddito. Per una perdita che si può approssimativamente stimare in circa 2 milioni di euro all'anno di entrate. Ma non finisce qui. Per quei 24mila stalli distribuiti in tutta la città, infatti, l'Anm paga anche un fitto al Comune, che ne è proprietario, di 2,5 milioni l'anno. Senza contare i disagi per i cittadini. A chi non è capitato di cercare disperatamente un posto sulle strisce per parcheggiare l'auto, quando l'unico spazio che sembra disponibile è occupato dai cassonetti dell'immondizia?
 
Ebbene, numeri e posizioni degli invadenti raccoglitori sono finiti adesso in un dossier realizzato dall'Anm tramite gli ausiliari del traffico. Nel report sono indicati in dettaglio strade e civici, divisi per quartiere. «Pur considerando necessaria la presenza dei contenitori per conferire i rifiuti scrivono i dirigenti Anm nel dossier - si ritiene il fenomeno non più sostenibile, sia per l'azienda che perde incassi considerevoli, ma anche per la vivibilità di interi quartieri».

«In questi mesi spiega Nicola Pascale, amministratore Anm è stato fatto un monitoraggio di queste occupazioni, di concerto col Comune, e oggi c'è una mappatura. C'è la massima collaborazione anche di Asìa per liberare le aree, laddove possibile. Purtroppo, succede anche che qualche ignoto possa spostare i cassonetti dal luogo dove dovrebbero essere posizionati». «In questi mesi racconta Nino Simeone, presidente della commissione Trasporti ci sono pervenute molte segnalazioni. Abbiamo sollecitato gli uffici per effettuare un monitoraggio serrato sul fenomeno, scoprendo che sono circa mille questi raccoglitori, per un mancato introito che si può stimare in circa 2 milioni l'anno, calcolando una tariffa media di 1,70 euro l'ora».

Dal dossier emerge un «fenomeno dinamico e largamente diffuso sul territorio». Dalle carte viene fuori che il numero dei cassonetti piazzati sulle strisce blu è dislocato in maggioranza al Vomero (32%), dove sono 293 ed occupano 149 stalli. Segue Fuorigrotta (26%) con 241 cassonetti che sottraggono 119 posti auto. Quindi, la City (26%): 234 cassonetti al posto di 116 stalli. Infine, Chiaia (16%): 146 cassonetti su 74 stalli. In totale, i contenitori dei rifiuti sulle strisce in tutta la città risultano 914, per 458 posti auto in meno. Tra le strade più penalizzate figura via Lepanto a Fuorigrotta con ben 20 posti auto occupati da 40 cassonetti. Su viale Augusto, i posti in meno sono 14. Non sono risparmiate nemmeno le strade dello shopping. A via Epomeo occupati 12 stalli. In via Morghen, al Vomero, invece, sono ben 15 gli spazi sottratti alla sosta. Una ventina quelli nell'intrico di strade tra lo stadio Collana e via Merliani. Nella City, invece, i cassonetti impazzano sulle strisce di via Nuova Marina e via Cristoforo Colombo: più di 20 posti auto in meno. Altri 13 cancellati a corso Garibaldi. Non va meglio a Chiaia-Posillipo: 12 in meno su viale Gramsci, 7 sul Chiatamone, 4 sulla Riviera, 5 a piazza San Luigi, 6 ciascuno al Corso Vittorio Emanuele e via Tasso.

Il fenomeno incide proprio sui posti auto più appetibili (dei 24mila totali), quelli cioè che si trovano in città, lungo i marciapiedi, destinati alla sosta a rotazione (circa 2 euro l'ora), dove sono tenuti a pagare la sosta anche i residenti e i possessori di permesso per disabili, rispetto agli stalli dei parcheggi di interscambio che hanno tariffe più economiche. Senza contare che i cassonetti sono spesso piazzati sulle strisce anche in aree recentemente rifatte, come la Riviera di Chiaia.
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