Salvini: la pace fiscale riguarderà tutti i debiti fino a 500mila euro

Tria e Conte
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Lunedì 8 Ottobre 2018, 09:45 - Ultimo agg. 18:43
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La pace fiscale riguarderà tutti i debiti «fino a 500mila euro» e sarà un intervento «a saldo e stralcio» non solo su interessi e sanzioni ma anche «sul capitale». Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini a Rtl 102.5 sottolineando che «non sarà una classica rottamazione ma un intervento a gamba tesa». «La pace fiscale che voglio portare fino in fondo - ha aggiunto - è quella di milioni di italiani costretti a vivere da fantasmi che hanno fatto la dichiarazione dei redditi e poi gli andata male e si portano dietro cartella che non pagheranno mai».

«La pace fiscale riguarda alcuni milioni di italiani che hanno fatto la dichiarazione dei redditi, non quelli che hanno 4 Ferrari - ha spiegato il vice premier -. Se il negozio è andato male, il figlio ha perso il lavoro e non riescono a pagare io non voglio interessi, more, sanzioni e capitali. Se te ne chiedo il 15%, incasso e tu torni a lavorare. Non è una rottamazione come in passato ma un intervento a gamba tesa».

«Ho chiesto di togliere le accise più antiche, come quelle sulle guerre. Il mio obiettivo è farlo per 250 milioni di euro per questa manovra. Un piccolo segnale», ha poi detto Salvini.

«Io spero che le agenzie di rating, che poi sono le stesse che 10 anni fa dicevano che non c'erano problemi e che non c'era la crisi, si siano aggiornate, che nessuno abbia pregiudizi contro questo governo e che nessuno abbia come obiettivo costringere l'Italia a svendere i gioielli come Eni, Enel, Generali, Poste», ha detto ancora Salvini, a proposito del prossimo giudizio delle agenzie di rating sui conti pubblici italiani e sulla manovra. «Il dubbio di fondo che ci sia qualcuno che vorrebbe fare shopping delle aziende sane mi rimane, ma io tiro dritto», ha aggiunto il vice premier.

«L'Euro? Di irreversibile c'è la morte, tutto il resto è discutibile. Ma non è all'ordine del giorno né di oggi e né di domani o dopodomani la revisione o l'uscita dall'Euro», ha detto ancora Salvini.

«Sono curiose le lezioni su come si governa da parte di chi ha governato negli ultimi anni con risultati non particolarmente brillanti», ha risposto poi Salvini a chi gli chiedeva cosa rispondesse a chi in Forza Italia gli suggerisce di rompere l'accordo di governo con i 5 stelle. «Penso soprattutto al Pd e a Renzi che ogni mattina mi dà lezione su cosa dovrei fare, ma anche Forza Italia - ha detto il leader della Lega - ha fatto il patto del Nazareno, ha governato qualche anno con Monti, con Letta e con Renzi e i risultati economici non mi sembrano straordinari». Dunque, ha proseguito Salvini, «io ascolto i preziosi consigli che arrivano da Tajani e da tutti gli altri, però ho un contratto di governo sottoscritto con Di Maio e gli italiani e a questo mi rifaccio».

«Dal giorno in cui è nato questo Governo non c'è giorno in cui non siamo stati attaccati, da giornali e commissari vari. Detto questo, ho molte cose da fare e non ho certo il tempo di arrabbiarmi», ha scritto ancora su Twitter il ministro dell'Interno.
 

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