I lavoratori avevano riposto molte speranze nell'annuncio, fatto ieri dal ministro Di Maio, del ripristino per decreto della cassa integrazione per cessazione di attività. Il ministro aveva detto che la misura avrebbe fatto parte del decreto emergenze varato ieri dal Consiglio dei ministri. Ma così non è stato. I sindacati a questo punto sperano che la norma possa arrivare entro il 21 settembre.
Alla manifestazione di oggi hanno preso parte anche il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e il sindaco di Figline, Giulia Mugnai, chiedendo di essere ricevuti dall'azienda, ma ottenendo un rifiuto.
Nel pomeriggio, però, Pirelli ha comunicato a Rossi la propria disponibilità a un incontro. «Credo che Pirelli da cliente, ha gli strumenti per farsi sentire. Chiediamo quindi che si senta moralmente impegnata a dare una mano» ha detto Rossi.
Il governatore della Toscana ha anche ricordato la visita di Di Maio alla fabbrica: «Ho apprezzato che Di Maio sia venuto alla Bekaert e abbia preso un impegno: un provvedimento urgente per l'introduzione della cassa integrazione per cessazione. Ora pretendiamo che lo rispetti» ha detto.
Rossi è fiducioso sulla possibilità di reindustrializzazione dell'area: « Sul tappeto ci sono più ipotesi, anche se la continuazione della produzione di steel cord sarebbe certamente la migliore. Intanto noi chiediamo che al tavolo aperto al Ministero per lo sviluppo economico partecipi anche la Pirelli, che fino a quattro anni fa era
proprietaria dello stabilimento».
L'azienda Pirelli, oltre ad essere maggior acquirente dei materiali prodotti da Bekaert a Figline (steelcord), è
anche l'ex proprietaria dello stabilimento figlinese (ceduto alla multinazionale belga nel 2014).