Le terra continua a tremare a Lombok a due settimane dal potente terremoto di magnitudo 7 che ha ucciso 480 persone. Due forti scosse, la prima di 6.3 e la seconda di 6.9, si sono verificate nel nord est dell'isola che sta ancora contando i danni del devastante sisma del 5 agosto. Più violente ancora di quella di 5.9 che era stata registrata dieci giorni fa. Per fortuna questa volta è stata colpita una zona montagnosa, scarsamente abitata. Ma le scosse sono state potenti ed hanno creato il panico tra la popolazione già provata. Una persona è morta d'infarto durante la scossa più forte della mattinata. La prima, a una profondità di 7 km, è stata registrata attorno alle 11 ora locale (circa le 7 in Italia) e ha provocato delle frane sul monte Rinjani - il vulcano vietato ai turisti dal terremoto del 29 luglio che ha ucciso 16 persone - che hanno danneggiato un centinaio di case. Nel sottodistretto di Sembalun è crollato un edificio del comune che era stato pesantemente danneggiato dai precedenti terremoti. Video della Croce rossa indonesiana mostrano una coltre di polvere che si leva dai pendii della montagna.
The nightmare continues. Yet another M6.9 earthquake has struck the #Lombok region of #Indonesia. This equals the intensity of the August 5 tremor which caused catastrophic damage. pic.twitter.com/vD4Vb3Hen9
— Steve Bowen (@SteveBowenWx) 19 agosto 2018
Nella capitale Mataram, un centro commerciale è rimasto senza luce e decine di persone si sono riversate in strada.