«Io sono molto tranquilla, so quello che ho fatto e sono tranquilla». Lo ha affermato la Raggi in merito al processo in cui deve rispondere dell'accusa di falso in relazione alla nomina di Renato Marra, fratello dell'ex capo del
personale Raffaele. Alla giornalista che le ha chiesto se, in caso di sentenza a lei sfavorevole, si dimetterà, la prima cittadina ha risposto: «Ci sono delle regole, rispetteremo le regole».
«Sto incontrando tutti i ministri, parliamo soprattutto del ruolo di Roma Capitale - continua - Che Roma non è più ladrona lo ha capito anche la Lega» e «deve essere trattata come tutte le capitali di Italia e Europa. Se va bene la Capitale va bene tutta Italia perché possiamo trainare»,
Poi una battuta sul Ministro dell'Interno Matteo Salvini e le presunte mire leghiste sul Campidoglio. «Gli piacerebbe...». Così ridendo il sindaco ha risposto alla giornalista di Agorà Estate che le ha chiesto se a suo avviso Matteo Salvini stia pensando al Comune di Roma. La Raggi ha poi subito aggiunto: «No, assolutamente...». E alla stessa giornalista che le ha chiesto se non lo teme, ha risposto: «Ma no, assolutamente».
La spiaggia sul Tevere aperta in ritardo? «L'autorizzazione dalla Regione per la concessione di lungo periodo ci è arrivata solo il 4 giugno, l'avevamo chiesta a ottobre scorso, e a quel punto ci siamo messi a correre. Ricordo che gli argini del Tevere sono della Regione, sono 34 km che purtroppo, per forza di cose, la Regione non riesce a gestire. Abbiamo con l'ufficio Tevere inaugurato un nuovo rapporto con la Regione. Abbiamo detto 'cara Regione, vogliamo iniziare ad occuparcene noi», ha detto ancora la sindaca.
«Abbiamo bonificato l'area, portando via 80 camion di rifiuti.
I cittadini hanno apprezzato. Ora abbiamo vent'anni per gestirla e faremo sempre più cose». Quanto alla sua assenza in occasione dell'apertura della spiaggia, Raggi nega un suo imbarazzo a farsi fotografare con i lavori ancora in corso: «Quel venerdì ero ad Amatrice, a portare i soldi dei romani».