Sequestrato, picchiato e rapinato
il figlio del dentista del boss

Sequestrato, picchiato e rapinato il figlio del dentista del boss
di Mary Liguori
Venerdì 10 Agosto 2018, 11:32
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Esperti, violenti, furbi, veloci. Sono specialisti quelli che, nell'arco di dieci giorni, hanno colpito nel Casertano. Dopo l'assalto ai danni di Roma jr, rampollo della famiglia di imprenditori dei rifiuti coinvolti in diverse inchieste, è toccato al primogenito del dentista Giovanni Dell'Aversana a finire sequestrato dentro casa da una banda di delinquenti. Il 30enne, Vincenzo, è stato aggredito nella villa di via Vittorio Emanuele, nel centro di Parete, da tre uomini con accento straniero. Il professionista nel 2006 fu segnalato per essere stato sorpreso nel locale dove si svolgeva un summit di camorra in cui c'era Raffaele Bidognetti, figlio considerato l'erede del boss Cicciotto e mezzanotte. Alcune notti fa, stando a quanto il giovane ha riferito ai carabinieri, tre uomini si sono intrufolati nella villa sorprendendo il giovane universitario nel sonno. Svegliato dai rumori, il ragazzo si è ritrovato nel bel mezzo di un incubo.
Prima gli hanno ordinato di aprire la cassaforte, poi lo hanno legato su una sedia e picchiato. Raccattato un bottino da 100mila euro in gioielli, soldi e un paio di Rolex e caricato il tutto in una grossa borsa Louis Vuitton, anch'essa sottratta all'ostaggio, hanno liberato il trentenne ordinandogli di aspettare trenta minuti prima di chiamare qualcuno. Cosa che, terrorizzato, il giovane deve aver fatto tant'è che la chiamata ai carabinieri di Parete è arrivata quando i malviventi avevano già guadagnato un sostanziale vantaggio.

IL CASO ROMA
Tra la rapina ai danni Francesco Roma, avvenuta a Trentola Ducenta la settimana scorsa, e quella subita quattro notti fa da Vincenzo Dell'Aversana ci sono numerose analogie, soprattutto nel modus operandi dei banditi. Anche il figlio del re dei rifiuti è stato tenuto immobilizzato per diverso tempo in casa sua e ha dovuto subire percosse e sevizie.

«NUDO PER STRADA»
Come sempre durante il periodo estivo, i furti e le rapine sembrano in sensibile aumento. Ne sa qualcosa l'automobilista di Villa Literno che, lo scorso 30 luglio, è rimasto in mutande per strada dopo un assalto da parte di banditi albanesi. Il 40enne, che ha sporto denuncia alla stazione dei carabinieri, ha raccontato di essere stato bloccato da una Golf e da un'Alfa 156 che gli hanno tagliato la strada. Dalle due auto sono balzati fuori quattro rapinatori che gli hanno portato via i documenti e il cellulare e poi lo hanno costretto a consegnare anche i vestiti lasciandolo solo con le scarpe e i boxer.

FURTI NEI CAPANNONI
Non se la passano meglio nella zona industriale di Capua-Vitulazio e Pastorano dove praticando fori nei capannoni, una banda di ladri ha messo a segno diversi furti di pc e cavi elettrici. Alcune aziende hanno subito anche più razzie nello stesso mese.
 
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