Migranti, esposto alla Procura di Napoli sulla vicenda della nave Asso 28

Migranti, esposto alla Procura di Napoli sulla vicenda della nave Asso 28
Mercoledì 8 Agosto 2018, 11:15 - Ultimo agg. 13:31
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Un esposto con la firma di personalità del mondo della cultura, come Moni Ovadia, della società civile, del mondo giuridico e della politica, come il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, è stato consegnato stamattina negli uffici della Procura partenopea per chiedere ai magistrati di fare luce sulla vicenda della nave Asso 28 che nelle scorse settimane ha soccorso e poi riportato in Libia un centinaio di migranti, tra cui 5 donne e 5 bambini. I firmatari dell'esposto, una trentina, chiedono all'autorità giudiziaria si verificare se ci sia stato, o meno, un «respingimento» di migranti, in violazione delle convenzioni internazionali, in particolare della Convenzione Europea per i Diritti Umani e della Carta dei diritti fondamentali dell'UE. Nell'esposto viene anche chiesto all'autorità giudiziaria di verificare il ruolo che ha svolto il Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo. 

A depositare la richiesta sono stati gli avvocati Elena Coccia e Danilo Risi. «Lo presentiamo alla Procura di Napoli - spiegano - poiché la società armatrice ha sede a Napoli». «Il nostro Paese - ricordano i due avvocati - è già stato condannato in passato per illegittimi respingimenti collettivi. Vogliamo che questo non si ripeta e che non si crei un precedente pericoloso che con sotterfugi e gioco dello scaricabarile, sottragga chicchessia, ministri, armatori o comandanti di navi, dal pieno rispetto della legge». «Quando un cittadino del mondo mette piede in Italia o su una nave battente bandiera italiana - conclude l'avvocato - deve sapere che sarà trattato come un essere umano pari agli altri e secondo le regole del Diritto, nazionale e internazionale, è non secondo la legge del più forte che è la negazione del diritto».

 

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