«Siamo italiani», ma il comune di Castel Volturno nega la cittadinanza a figli di migranti. Il sindaco: «Niente requisiti»

«Siamo italiani», ma il comune di Castel Volturno nega la cittadinanza a figli di migranti. Il sindaco: «Niente requisiti»
Giovedì 2 Agosto 2018, 10:41 - Ultimo agg. 18:33
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Nati e cresciuti in Italia, ma non ancora riconosciuti come cittadini nonostante la legge riconosca loro il diritto soggettivo di chiedere la cittadinanza, tre ventenni - due donne e un uomo - figli di genitori nigeriani, da sempre a Castel Volturno, chiedono provocatoriamente la protezione internazionale, quella che si dà a chi fugge da guerre o persecuzioni. Anche perché per legge sono clandestini, passibili in teoria di essere rimpatriati se soggetti ad un controllo delle forze dell'ordine. Uno di loro nelle scorse settimane era riuscito a passare le selezioni di una nota serie tv e avrebbe dovuto interpretare un boss della mafia nigeriana, nella realtà molto presente e attiva a Castel Volturno. La produzione però si è fermata alla firma del contratto, visto che il nigeriano non aveva alcun documento da esibire. Il legale del giovane «mancato» attore e degli altri due ragazzi, Hilarry Sedu, anch'egli con genitori nigeriani ma cittadino italiano, spiega che «la legge è chiara, e prevede che chi è nato in Italia e vi abbia vissuto ininterrottamente fino al compimento della maggiore età, possa chiedere il riconoscimento della cittadinanza al sindaco del Comune in cui risiede legalmente. Ho presentato richiesta al Comune di Castel Volturno un anno e mezzo fa, dimostrando con i certificati scolastici che i ragazzi hanno sempre risieduto a Castel Volturno, ma qualche mese fa ho ricevuto risposta negativa per due casi, facendo poi ricorso al giudice, mentre uno è ancora pendente. Anche per questo motivo - prosegue Sedu - abbiamo presentato richiesta di protezione internazionale. Quando verranno ascoltati dalla Commissione territoriale parleranno napoletano, speriamo basti a far capire alle istituzioni che sono italiani a tutti gli effetti». 

«Il Comune di Castel Volturno riconosce la cittadinanza italiana a chi ne ha diritto, senza alcun problema. Ne firmo tantissimi di riconoscimenti di status. In questo caso il rigetto è dovuto al fatto che i richiedenti non possedevano i requisiti prescritti». Così è intervenuto sulla vicenda il sindaco di Castel Volturno, Dimitri Russo. L'ente ha bocciato due richieste su tre, ritenendo non raggiunta la dimostrazione che i ragazzi richiedenti siano sempre stati residenti, dalla nascita alla maggiore età, a Castel Volturno. Russo aggiunge anche di non conoscere la situazione in concreto, visto che «il Comune è oberato dia migliaia di richieste di cittadinanza, ma tendiamo a riconoscerle senza problemi qualora sussistano i presupposti. Spesso ci sono anche ritardi nell'evasione delle pratiche, proprio perchè ne arrivano tante. Ammetto comunque di non ricordare la storia tre ventenni di cui parla l'avvocato Sedu, ma la legge parla chiaro: bisogna avere la residenza legale ininterrotta dalla nascita alla maggiore età.

Evidentemente quella prova non è stata fornita nel caso in concreto», conclude il primo cittadino di Castel Volturno. 

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