Traduzioni con Translate che hanno il sapore di una profezia sulla fine del mondo. Cosa sta succedendo sul popolare servizio di traduzione di Google? Tutto è cominciato con degli strani risultati ottenuti richiedendo la traduzione da lingue poco comuni, come il Maori o il Somalo, che hanno fatto gridare qualcuno all'Apocalisse, ma anche frasi senza troppo senso che hanno fatto pensare a un bug o qualcosa di peggio: Google che sfrutterebbe le conversazioni tra gli utenti per alimentare il suo database e assegnare a determinate parole un significato non sempre chiaro. Quest'ultima circostanza, però, è stata smentita dall'azienda stessa.
Ma ecco qualche esempio di traduzione apocalittica. Digitando per 16 volte la parola "dog" impostando come lingua d'origine il Maori e traducendo in inglese, il risultato è una frase che in italiano suona più o meno così: «Il giorno del giudizio universale segna tre minuti alla mezzanotte. Stiamo facendo esperienza di personaggi e drammatici sviluppi del mondo, il che ci conferma che stiamo procedendo verso la fine del mondo e il ritorno di Cristo». E questo non è l'unico caso di risposte inquietanti. Digitando per due volte la parola "genocide" con spazi tra le sillabe e impostando come lingua iniziale il Somalo, il risultato offerto da Translate è «Non averne paura».
Justin Burr, il portavoce dell'azienda, ha spiegato a Motherboard che per primo ha riportato la bizzarra circostanza, ha commentato così: «È semplicemente un’immissione di assurdità all’interno del sistema, alla quale viene corrisposta una serie di sciocchezze». Il motivo potrebbe essere che il sistema risponde in maniera assurda a input assurdi.
Google Translate, la profezia da fine del mondo se si traduce la parola «dog»
Mercoledì 25 Luglio 2018, 18:54
- Ultimo agg. 20:45
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