La segretaria di Di Maio in trincea: «Dovrei guadagnare il doppio»

La segretaria di Di Maio in trincea: «Dovrei guadagnare il doppio»
di Pino Neri
Giovedì 19 Luglio 2018, 09:23
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POMIGLIANO - A presentare Assunta Montanino a Luigi Di Maio è stato il padre della ragazza durante la campagna elettorale del 2015 per le comunali e la Regione. «Guardi non dico niente su mia figlia, magari più in là». Nessun commento dunque dal papà della neo assunta ventiseienne, reclutata dal vicepremieri Maio come capo segreteria dei ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico: stipendio lordo annuale di 72mila euro.

Al telefono tutti tacciono ma i protagonisti della vicenda spiegano commentano su social. Assia infatti scrive su Facebook. «Guadagnerò 3mila e 300 euro al mese netti per un doppio incarico di segreteria al ministero del Lavoro e a quello dello Sviluppo economico, incarico che mi terrà impegnata sette giorni su sette e senza orari». Alcune ore prima, con un altro post, Di Maio era già passato al contrattacco definendo «uno schifo» il giornalismo che starebbe alla base dell'articolo del Giornale.

«Conosco il padre di Assia da cinque anni. È un commerciante che denunciò gli usurai e per questo gli portai la mia solidarietà», il racconto social del vicepremier. Parole confermate sempre sul web da Salvatore Cantone, presidente dell'associazione antiracket di Pomigliano. Un intervento, questo di Cantone, apprezzato dalla stessa Assia Montanino, la cui carriera lavorativa ha avuto una svolta nel 2015, quando si è candidata al consiglio comunale di Pomigliano. In quell'occasione non ce l'ha fatta, ma solo per pochi voti dei 170 ottenuti.
 
«A quel punto - raccontano testimoni di Casalnuovo Assia ha lasciato la braceria del padre, dove dava una mano facendo i panini, per poi fare la pendolare a Roma». La giovane a ogni modo ha guardato al futuro con ottimismo grazie al diploma di laurea triennale in economia aziendale nel frattempo conseguito. Un altro momento importante della vita di Assia Montanino è stato l'incontro con Salvatore Barca, da cinque anni fidatissimo segretario parlamentare di Luigi Di Maio. Barca proviene dalla vicinissima Volla, a un tiro di schioppo dalla frazione di Tavernanova di Casalnuovo dove c'è la braceria e dove abitano i Montanino, sia pure nel territorio comunale della confinante Pomigliano. Ora Salvatore e Assunta convivono a Roma. Prima la neo segretaria ministeriale era fidanzata con un ragazzo di Castellammare. «Essere giovane scrive però Assia - credevo non fosse un demerito. Vengo dallo stesso paese del ministro Di Maio e questa è stata senza dubbio una fortuna: lui ha conosciuto diversi anni fa mio padre, che si era appena ribellato contro gli usurai, e mi ha dato un'opportunità, come l'ha data ad altri studenti universitari per uno stage presso la vicepresidenza della Camera. Intanto ritengo inaccettabili le illazioni sulle mie competenze e gli autori ne dovranno rispondere in tribunale. Inoltre come donna osservo anche che in questi articoli e nelle foto private che sono state pubblicate c'è un sessismo nemmeno troppo velato e mi chiedo: se il capo segreteria fosse stato un uomo cosa sarebbe successo?».

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