Napoli, riapre l'ingresso storico al Duomo: era diventato una piazza di spaccio

Napoli, riapre l'ingresso storico al Duomo: era diventato una piazza di spaccio
di Giovanni Chianelli
Martedì 17 Luglio 2018, 10:21 - Ultimo agg. 10:25
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Riapre l'ingresso storico al Duomo e, insieme, un'altra piazza viene sottratta allo spaccio di droga. Dopo decenni di abbandono e oblio è stata restaurata e messa in sicurezza la scala che da piazza Sisto Riario Sforza conduce all'interno dell'edificio religioso e riqualificata l'area. L'intervento è stato ideato e sostenuto economicamente dal Pio Monte della Misericordia, in accordo con la Curia e sotto l'egida della Soprintendenza all'archeologia, Belle arti e paesaggio. Un'operazione di grande valore storico, artistico e sociale.

«Già dai primi giorni di ripristino si può notare che nella piazzetta è tornato l'ordine», dichiara il soprintendente del Pio Monte Alessandro Pasca. L'accesso velato' era la prima, vera entrata alla cattedrale. Quando «via Duomo era una piccola strada e i fedeli sciamavano per lo più dai vicoli di Forcella», racconta Pasca. Poi il cambio delle geometrie urbane, con lo spostamento dell'ingresso principale, e l'abbandono avevano sottratto alla città la splendida scalinata in piperno e la possibilità di affacciarsi sulla piazzetta, davanti l'obelisco di San Gennaro che svetta affianco alla cappella dedicata al patrono. Pasca: «Luogo caro alla città per motivi legati al culto del santo e di gran fascino per studiosi e turisti. Oggi i napoletani se ne riappropriano».
 
 

Un'operazione lampo, quella voluta dai vertici del Pio Monte su autorizzazione del cardinale Crescenzio Sepe e del parroco del Duomo don Enzo Papa: soli sette giorni di lavori, alcuni dei quali dedicati alla messa in sicurezza dei gradoni in piperno che erano gravemente dissestati e la cui lavorazione è complessa. Poi è stata riqualificata l'area, tramite interventi agli arredi urbani e la pulizia degli esterni in accordo con un albergo e un ristorante della piazza. Gli operai hanno intonacato le pareti esterne e interne, poi sono venuti il restauro del cancello antico e la sua simbolica riapertura, tra la commozione dei pochi che potevano ricordare. L'ultima volta che l'ingresso era stato accessibile risale al dopoguerra.

 

I TURISTI
Gli effetti dell'iniziativa, conclusa la settimana scorsa, sono stati immediati: «Abbiamo notato con soddisfazione turisti e fedeli sciamare dall'interno verso la scalinata, richiamati dalla novità. Poi, e questo è ancora più interessante, il contrario: gente che entrava direttamente dalla piazzetta verso il Duomo. Può essere anche una soluzione al traffico di persone in giorni di grande affluenza» continua Pasca. Di fatto l'area, tramite il via vai di persone, viene sottratta alla criminalità , in una zona dove prosperano le basi di spaccio: «Questo è un risultato misurabile a vista d'occhio e nel giro di pochissimi giorni: dove prima erano visibili folle di motorini, bande di giovani e molti rifiuti, oggi sembra ci sia già ordine e decoro. Dove circola la gente è più difficile combinare traffici».
Il progetto rientra nel quadro di una relazione nuova che il Pio Monte vuole instaurare col quartiere: «Abbiamo deciso di tornare a dialogare con la zona. Qui ci sono vicoli oscuri, persone con problemi di ogni tipo e il nostro sodalizio, sorto per opere di solidarietà, non può dimenticarsene. Perciò abbiamo acquisito nuovi locali utili a collocare plasticamente i nostri servizi al centro della vita del rione, mettendo in strada la biglietteria e il book shop. E poi con interventi come quello all'ingresso storico della Cattedrale di Santa Maria Assunta per cui abbiamo incontrato l'entusiasmo sia del cardinale che del parroco. Da oggi, anche degli abitanti di Forcella. Ne seguiranno altri. Ora la Soprintendenza diretta da Luciano Garella sta ultimando le istruttorie necessarie. L'ingresso ritrovato sarà ufficialmente inaugurato a settembre, dopo il giorno di San Gennaro.
 
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