Ospedale del Mare, arriva il ministro Grillo. E il primario rischia il licenziamento

Ospedale del Mare, arriva il ministro Grillo. E il primario rischia il licenziamento
di Ettore Mautone
Martedì 10 Luglio 2018, 07:00 - Ultimo agg. 10:50
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Il primario di Chirurgia vascolare dell'Ospedale del Mare Francesco Pignatelli svuota il reparto per una notte (un paziente ha addirittura rischiato di morire ma è stato salvato al San Giovanni Bosco) e contemporaneamente organizza una festa con amici e colleghi per brindare al suo nuovo incarico. Il ministro della Salute Giulia Grillo, dopo aver inviato il Nas, spedisce a Napoli gli ispettori e nel pomeriggio di oggi effettuerà personalmente una visita. «Quando ho letto che un intero reparto era stato chiuso per permettere al personale di partecipare al party organizzato dal nuovo primario per festeggiare l'incarico, per un attimo ho pensato che fosse una fake news - dice il ministro in una nota - poi ho scoperto che sarebbe andata proprio così. Ho inviato i Nas e sto attivando le ispezioni del ministero. Domani (oggi, ndr) andrò di persona a vedere. Vogliamo andare rapidamente in fondo a questa vicenda. Solo così - conclude il ministro - restituiremo il prestigio che merita al Servizio sanitario nazionale e potremo difenderlo da chi ne mina la credibilità». Grillo è attesa a Napoli in mattinata al Monaldi e nel pomeriggio, alle 17,30, all'Ospedale del Mare.
 
È scattata intanto la sospensione senza scadenza dall'incarico per Pignatelli, da due mesi primario all'ospedale di Napoli Est dopo aver vinto un concorso. Una vicenda scaturita dalla denuncia del consigliere regionale dei Verdi e componente della commissione Sanità, Francesco Borrelli, che per primo ha puntato il dito su Pignatelli accusandolo di aver svuotato il reparto nella notte tra venerdì e sabato scorsi, trasferendo quattro pazienti nella divisione di Chirurgia generale e consentendo così a medici e operatori di partecipare alla festa organizzata in un noto locale di Pozzuoli per celebrare il nuovo incarico e raccogliere fondi in favore di una onlus dedita alla prevenzione degli aneurismi. Il limbo nel quale Pignatelli precipita non ha termini e potrebbe preludere a pesanti sanzioni che vanno dalla sospensione per minimo sei mesi alla revoca dall'incarico di primario fino al licenziamento, con o senza preavviso.

Il faccia a faccia tra Pignatelli e il manager della Asl, Mario Forlenza, è durato alcune ore. La difesa del chirurgo è stata considerata debole. Pignatelli ha negato che il reparto sia stato chiuso ed ha chiarito che i 4 pazienti trasferiti hanno ricevuto assistenza senza interruzioni e senza alcun danno. Una guardia specialistica era prevista in reperibilità. Il motivo del trasloco? La difficoltà a coprire i turni e la possibilità di conseguire un risparmio. «Due infermieri - riferisce Forlenza - avrebbero chiesto le ferie minacciando di mettersi in malattia. Ho contestato che le ferie andavano rifiutate imponendo i turni». Il primario ha poi ammesso di non aver avvisato preventivamente la direzione sanitaria. Il reparto è rimasto sguarnito per 12 ore, dalle 8 di sera di venerdì 6 luglio alle 8 del mattino di sabato. I pazienti sono poi tornati nei loro letti. «Ho notificato e confermato a Pignatelli - conclude Forlenza - la sospensione dall'incarico. Gli atti dell'ufficio ispettivo e le posizioni degli operatori sanitari e dei medici coinvolti e anche dei pazienti saranno trasmessi all'ufficio disciplina cui spetta trarre le conclusioni finali. È un danno d'immagine colossale. Siamo pronti a costituirci parte civile se ci sarà il rinvio a giudizio del medico».

Per tutta la giornata di ieri, prima all'Ospedale del Mare poi al Frullone, negli uffici della direzione generale dell'Asl Napoli 1, sono giunti i Carabinieri del Nas. Gli uomini dell'Arma hanno raccolto informazioni e documenti in direzione sanitaria comprese tutte le foto della festa organizzata a Pozzuoli. Obiettivo individuare i partecipanti e incrociare i dati con quelli dei cartellini delle presenze. Il comandante del gruppo ha chiesto al manager di trasmettere copia di tutti gli atti e le dichiarazioni rese a verbale da medici e pazienti coinvolti. Un'iniziativa che potrebbe preludere all'apertura di un'inchiesta da parte della Procura.

«Ho chiesto al manager Forlenza di avere i dettagli della sospensione comminata a Pignatelli. Lo convocheremo affinché possa offrirci la sua visione delle cose e alla fine assumeremo le dovute decisioni. Se ha effettivamente premesso un proprio futile interesse alla salute dei pazienti non esiteremo a prendere importanti provvedimenti disciplinari». Così il presidente dell'Ordine dei medici di Napoli, Silvestro Scotti, che lamenta un grave danno d'immagine alla categoria «con il rischio di mandare in fumo il grande sforzo che la Regione e la Asl hanno messo in campo per contrastare la migrazione sanitaria e ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini».

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