Sanità, terremoto in Basilicata: arrestato il governatore Pittella

Sanità, terremoto in Basilicata: arrestato il governatore Pittella
Venerdì 6 Luglio 2018, 09:54 - Ultimo agg. 7 Luglio, 09:00
3 Minuti di Lettura
Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella (Pd), è agli arresti domiciliari da questa mattina. Il provvedimento gli è stato notificato dalla Guardia di Finanza che ha eseguito altre 29 misure restrittive nell'ambito di un'inchiesta sul sistema sanitario lucano.

Pittella è agli arresti domiciliari nella sua casa di Lauria. È accusato di falso e abuso d'ufficio per alcuni episodi di manipolazioni di concorsi e raccomandazioni nel sistema sanitario. 

Le indagini sono cominciate circa un anno e mezzo fa in seguito all'esposto di un dipendente di una ditta fornitrice di servizi che non aveva ricevuto la sua quota di Tfr. Cento i militari della Guardia di Finanza di Matera impegnati questa mattina nell'esecuzione dei provvedimenti. Sono due le persone in carcere e 20 quelle poste ai domiciliari dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'operazione sul sistema sanitario lucano. Inoltre per altre otto il gip di Matera Angela Rosa Nettis ha disposto l'obbligo di dimora. 
 

Nel mirino dell'inchiesta è finita la Asm i cui vertici sono stati arrestati: il direttore generale dell'Asm, Pietro Quinto, è in carcere insieme con Maria Benedetto, commissario e direttore amministrativo dell'Azienda sanitaria di Matera. Un terremoto per la sanità lucana poiché sono coinvolti nell'inchiesta, a vario titolo, anche commissari e dirigenti dell'Azienda sanitaria della provincia di Potenza, dell'azienda regionale San Carlo di Potenza, del Centro Oncologico regionale della Basilicata e anche la Asl Bari. Con Pittella, sono agli arresti domiciliari Agostino Meale, Vito Montanaro, Maddalena Berardi (direttore amministrativo dell'azienda ospedaliera San Carlo di Potenza), Anna Rita Di Taranto, Davide Falasca, Vito D'Alessandro, Alessandra D'Anzieri, Luigi Fruscio, Giovanni Chiarelli (commissario straordinario dell'Azienda sanitaria di Potenza), Gianvito Amendola, Carmine Capobianco, Grazia Maria Ciannella, Gennaro Larotonda, Domenico Petrone, Lorenzo Santandrea, Rosanna Grieco, Carmela Lascaro, Roberto Lascaro e Claudio Lascaro. L'obbligo di dimora riguarda Graziantonio Lascaro, Cristoforo Di Cuia, Gaetano Appio, Michele Morelli, Francesco Mannarella, Roberta Fiorentino, Angela Capuano e Ferdinando Vaccaro.

«Il deus ex machina della distorsione istituzionale che si è verificata nella sanità lucana è il presidente della Regione Pittella». Lo scrive il Gip di Matera nell'ordinanza d'arresto per il governatore della Basilicata sottolineando che Pittella «non si limita ad espletare la funzione istituzionale formulando gli atti di indirizzo politico per il miglioramento e l'efficienza» della sanità regionale, «ma influenza anche le scelte gestionali» delle Asl «interfacciandosi direttamente con i loro direttori generali» tutti da lui nominati con il risultato che «la sanità pubblica è totalmente condizionata da parte di interessi privatistici e da logiche clientelari politiche», spiega il procuratore Pietro Argentino. 

Nel dettaglio, il commissario dell'Asm, Pietro Quinto (in precedenza direttore generale della stessa Asm) è «il collettore delle raccomandazioni che promanano» dal presidente della Regione. «Quinto - denuncia acora Argentino - intrattiene significativi rapporti con altre figure politiche e religiose di spicco».

Gli investigatori «si sono trovati in presenza di concorsi letteralmente truccati», in particolare per «quattro procedure concorsuali risultate viziate perché caratterizzate da abusi d'ufficio, rivelazioni indebite di segreti d'ufficio e falsi in atti pubblici». È uno dei passaggi del procuratore di Matera. Le indagini hanno permesso di appurare il «taroccamento» dei punteggi, ha proseguito il procuratore, «condotto con precisione matematica», con la «creazione di verbali ideologicamente falsi» e la «distruzione di verbali con i punteggi effettivamente conseguiti dai candidati raccomandati, con la complicità dei componenti segretari». Il procuratore ha aggiunto poi che si tratta di concorsi per un posto a tempo indeterminato da dirigente amministrativo - «vinto da tre persone, e non deve apparire come una stranezza - ha precisato Argentino - perché uno è il vincitore effettivo, e gli altri due sono anch'essi vincitori attraverso il sistema di scorrimento delle graduatorie e delle convenzioni fra Asl» - per otto posti da assistente amministrativo, per un posto a tempo indeterminato a dirigente amministrativo nel Crob di Rionero in Vulture, e per due posti a tempo indeterminato da dirigente medico di otorinolaringoiatria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA