L'arcivescovo Wilson condannato a 12 mesi rifiuta di dimettersi. Non denunciò pedofilo alla polizia

L'arcivescovo Wilson condannato a 12 mesi rifiuta di dimettersi. Non denunciò pedofilo alla polizia
di Franca Giansoldati
Giovedì 5 Luglio 2018, 11:12 - Ultimo agg. 12:46
2 Minuti di Lettura
Sydney - La Chiesa australiana nella tormenta per le inchieste sulla pedofilia. Monsignor Philip Wilson, l'arcivescovo di Adelaide  - condannato dal tribunale australiano per aver coperto un prete pedofilo - ha annunciato che presenterà  appello contro la sentenza che prevede 12 mesi di reclusione.

Non solo. Il prelato ha fatto sapere (anche al Vaticano) che non intende dimettersi da arcivescovo di Adelaide, pur essendosi autosospeso dalla carica. Nonostante gli inviti a dimettersi venuti anche dal primo ministro Malcolm Turnbull, dal leader dell’opposizione laburista Bill Shorten e dal premier del South Australia, Steven Marshall, il prelato ha risposto picche. Non me ne andrò. Wilson era  stato condannato martedì scorso per aver tenuto segreti alla polizia gravi reati: gli abusi sessuali su minori compiuti dal sacerdote della sua diocesi James Fletcher già  negli anni 1970, quando entrambi servivano nella diocesi di Maitland, presso Newcastle. Vi sono evidenze che egli fosse stato avvisato diverse volte nel 1976 delle azioni di Fletcher, un pedofilo seriale morto in prigione a 65 anni nel 2006, un anno dopo la condanna a quasi otto anni per nove reati di pedofilia commessi tra il 1989 e il 1991.

Nell’emettere la sentenza, il magistrato Robert Stone ha detto che Wilson era motivato principalmente dal desiderio di proteggere la chiesa cattolica, per evitare scandali pubblici e che «l'imputato non aveva mostrato segni di rimorso o contrizione». Data l’età , le condizioni mentali e fisiche dell’imputato e l’assenza di precedenti penali, a Wilson sono stati concessi i domiciliari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA