Ballottaggi, Berlusconi: serve rinnovamento anche di Forza Italia

Ballottaggi, Berlusconi: serve rinnovamento anche di Forza Italia
Ballottaggi, Berlusconi: serve rinnovamento anche di Forza Italia
Lunedì 25 Giugno 2018, 16:12 - Ultimo agg. 16:23
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L'affermazione della Lega ai ballottaggi spinge anche Berlusconi a riflettere sul futuro del centrodestra. «Serve un rinnovameto anche di Forza Italia», dice il Cavaliere che sotiene come a vincere sia un «centrodestra plurale» senza chiari «riferimenti di partito».

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C'è «la necessità di un rinnovamento e di un'apertura delle forze politiche nazionali, a cominciare dalla nostra, che devono saper accogliere energie nuove e coinvolgerle in un progetto politico complessivo, espressione di quell'altra Italia che oggi non partecipa alla vita pubblica, ma che rappresenta il cuore pulsante del Paese, nel lavoro, nell'impresa, nelle professioni, nelle università, fra i più giovani», dice Silvio Berlusconi.

«Quello che vince - prosegue - è un centrodestra plurale, nel quale nessuna forza politica è autosufficiente: ad un buon risultato della Lega si accompagna infatti un'ancora più forte affermazione di liste e candidati civici,senza un chiaro riferimento di partito, espressione piuttosto di quella società civile che fatica a riconoscersi nell'offerta politica tradizionale. Questo fenomeno, molto forte sul piano locale, è certamente positivo».

«Il risultato delle elezioni amministrative, sia al primo turno che al ballottaggio di ieri, che chiude una lunga stagione elettorale cominciata il 4 marzo, conferma il successo del centrodestra già emerso nelle altre consultazioni del 2018». «Quello che vince - aggiunge - è un centrodestra plurale, nel quale nessuna forza politica è autosufficiente: a un buon risultato della Lega si accompagna infatti un'ancora più forte affermazione di liste e candidati civici, senza un chiaro riferimento di partito, espressione piuttosto di quella società civile che fatica a riconoscersi nell'offerta politica tradizionale. Questo fenomeno, molto forte sul piano locale, è certamente positivo, perché dimostra l'esistenza di un ceto politico nuovo: donne e uomini che non vengono dai partiti ma che sono disposti ad impegnarsi per la collettività e godono della fiducia dei cittadini
».

«Questo dato, unito a quello del fortissimo astensionismo, conferma la necessità di un rinnovamento e di un'apertura delle forze politiche nazionali, a cominciare dalla nostra, che devono saper accogliere queste ed altre energie nuove e coinvolgerle in un progetto politico complessivo, espressione di quell' altra Italia che oggi non partecipa alla vita pubblica, ma che rappresenta il cuore pulsante del Paese, nel lavoro, nell'impresa, nelle professioni, nelle università, fra i più giovani. Registro con soddisfazione l'aumento del numero dei sindaci azzurri nei comuni superiori ai 15 mila abitanti: si tratta di una risorsa importante per rilanciare la nostra presenza sul territorio».

«Naturalmente dovremo compiere nei prossimi giorni un'analisi precisa dei risultati regione per regione, per intervenire - nell'ambito della riorganizzazione complessiva di Forza Italia - laddove i risultati non sono stati all'altezza delle attese.

Da questa tornata elettorale emergono altri due dati significativi. Prima di tutto la crisi del PD, che si manifesta anche al livello degli enti locali, tradizionalmente più favorevoli alla sinistra. La caduta di città simbolo come quelle della Toscana ingigantisce il fenomeno, che comunque si riscontra, anche se in misura meno clamorosa in tutto il territorio nazionale, anche nei centri minori. Il secondo aspetto evidente è che il Movimento Cinque Stelle rimane marginale nel governo locale, non riesce in nessun modo a riprodurre il successo delle elezioni politiche, successo che si conferma frutto di un voto di reazione e di protesta emotiva e non di un'adesione consolidata e motivata», conclude il Cavaliere.

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