Migranti, appello del Papa per Accordo mondiale sui rifugiati

Migranti, appello del Papa per Accordo mondiale sui rifugiati
di Franca Giansoldati
Domenica 17 Giugno 2018, 16:03 - Ultimo agg. 17:17
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CITTA' DEL VATICANO – Serve un accordo mondiale sui rifugiati. Un patto globale che sia capace di andare incontro a coloro che fuggono dalle guerre, dalle carestie, dalle persecuzioni. All'appello rivolto alla comunità internazionale lanciato da Papa Francesco al termine dell'Angelus a piazza San Pietro (che verrà riproposto mercoledì prossimo in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato), ha fatto seguito la riflessione del cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin. Ad una cerimonia a Gorizia il cardinale ha sottolineato che il fenomeno migratorio è in crescita e che in Vaticano i vescovi dell'area sahariana indicano un aumento di coloro che emigrano nonostante i grandi pericoli a cui vanno incontro.

Papa Francesco ha inoltre evidenziato che la Giornata del Rifugiato promosa dell'Onu, quest’anno, cade nel vivo delle consultazioni tra i Governi «per l’adozione di un Patto Mondiale sui Rifugiati, che si vuole adottare entro l’anno, come quello per una migrazione sicura, ordinata e regolare». 

Il Pontefice ha quindi auspicato che gli Stati coinvolti in questi processi «raggiungano un’intesa per assicurare, con responsabilità e umanità, l’assistenza e la protezione a chi è forzato a lasciare il proprio Paese».

Sull'argomento è intervenuto anche il Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin ha parlato della crisi in atto sollevata in Europa dal caso Aquarius.  «La soluzione deve
 essere comune, non si può gettare soltanto sulle spalle di un 
Paese il peso e la responsabilità di risolvere di questo 
fenomeno: crediamo che ci possa essere una strada umana e
solidale di affrontare questo problema» ha spiegato. «Il problema migratorio – ha aggiunto – è 
un’emergenza che dobbiamo affrontare e ormai un fenomeno 
strutturale, almeno fino a quando non si risolveranno i problemi
dei Paesi di provenienza, come guerre, conflitti, miseria, fame,
sottosviluppo».

Il Segretario di Stato vaticano ha anche 
precisato di aver «incontrato in questi giorni molti vescovi del 
Sahel e continuano a riferirci che la gente parte nonostante
 tutti i pericoli e i tanti appelli a restare. Se non si offrono 
opportunità concrete i giovani scappano".

Il Santo Padre ha poi esortato ogni persona a contribuire all’accoglienza e all’integrazione. «Ma anche ciascuno di noi è chiamato ad essere vicino ai rifugiati, a trovare con loro momenti d’incontro, a valorizzare il loro contributo, perché anch’essi possano meglio inserirsi nelle comunità che li ricevono».












 
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