Uè uè Di Maio:
grane a domicilio

di Vittorio Del Tufo
Mercoledì 13 Giugno 2018, 08:00
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Al vicepremier Luigi Di Maio le grane arrivano direttamente a domicilio, come un pacco postale. La sua casa di Pomigliano sta diventando una sorta di meta del pellegrinaggio di disoccupati e licenziati. Ieri sotto casa del neoministro si sono presentati alcuni operai del Consorzio Unico di Bacino, carrozzone noto alle cronache per il suo altissimo tasso di assistenzialismo, da anni senza stipendio e senza incarichi dopo essere stati assunti dalla Regione per incentivare la raccolta differenziata. Nei giorni scorsi era stato l'operaio Mimmo Mignano, licenziato con altri quattro lavoratori dopo aver manifestato contro l'amministratore delegato della Fca Sergio Marchionne, a incatenarsi e cospargersi di benzina davanti all'abitazione del capo politico dei Cinquestelle.

Degno di nota il contenuto di uno dei due cartelli affissi dai Cub davanti all'abitazione del vicepremier: «Uè uè, Di Maio, allora?». Sintesi estrema dei problemi che presentano il conto, bussando letteralmente alle porte del potere. Per il povero Di Maio, dopo l'epifania elettorale, un bagno (a domicilio) di realtà. Uè uè, c'è qualcuno in casa?
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