Lo scrive su Facebook il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. «In questa situazione gravissima si resiste, a Napoli, in condizioni proibitive, tra gli ostacoli e i silenzi dei poteri centrali e i tentativi di farci fuori anche con le tecniche dei cavilli formali utilizzati nelle stanze dei bottoni dell'ordine costituito. Ormai - aggiunge - il tempo della sola resistenza sta per scadere ed anche la nostra pazienza si sta esaurendo. Siamo pronti ad una nuova fase. Siamo anche pronti a cancellare, in attesa che Governo e Parlamento battano un colpo, il debito non contratto dal nostro popolo. I debiti nostri li paghiamo, quelli dello Stato li paga lo Stato, comprese le sanzioni comminate a chi si ha la prova essere la vittima.
A provvedimenti e leggi ingiuste, incostituzionali e disumane si deve reagire anche con azioni senza precedenti.
Saremo la prima città europea, se non ci lasciate alternative, a cancellare, con una delibera, il debito di cui siamo vittime e non colpevoli. Il diritto serve non per uccidere, ma anche per liberare risorse per l'attuazione dei diritti costituzionali: acqua, territorio, cibo, casa, lotta alla povertà, solidarietà, scuola, sicurezza, servizi di pubblico interesse. Non ci costringerete a cedere, non ci avrete mai perché non siamo in vendita e perché dobbiamo attuare la Costituzione rimuovendo gli ostacoli. Il debito storico, ingiusto ed illegittimo, è uno dei principali ostacoli da rimuovere per attuare l'articolo 3 della Costituzione, per lo sviluppo della persona umana, l'uguaglianza e la giustizia sociale», conclude de Magistris.