Napoli, la festa dei Vigili del Fuoco: apre al pubblico il museo con la storia dei pomperi

Napoli, la festa dei Vigili del Fuoco: apre al pubblico il museo con la storia dei pomperi
di Marco Perillo
Martedì 5 Giugno 2018, 09:15 - Ultimo agg. 11:47
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In occasione del 25esimo Raduno nazionale dei Vigili del Fuoco, a Napoli fino a domenica 10 giugno, riapre da oggi la Galleria Storica dei pompieri napoletani nella sede di via del Sole 10. Questo luogo a dir poco suggestivo in cui la storia degli eroi si mescola a quella della città resterà aperto tutti i pomeriggi dalle 15 alle 17 fino a domenica. 

Con un decreto di fondazione datato 1833 e firmato dal re Ferdinando II di Borbone, il corpo dei pompieri di Napoli è il primo della penisola italiana. In realtà era stato istituito anche prima, nel 1806 con Giuseppe Bonaparte all'inizio del decennio francese. Un vero e proprio orgoglio, così come la stessa caserma di via del Sole ricavata nell'ex convento della Pietrasanta, prima del genere in Italia. 

Figura chiave dei primi passi dei pompieri napoletani, chiamati a ogni tipo di emergenza, non solo dagli incendi, fu Francesco Del Giudice, ingegnere direttore. Ai suoi tempi, come si può notare nel meraviglioso museo curato da Michele La Veglia, ingegnere vice dirigente cooordinatore del Gruppo memoria storica vigili del fuoco Campania, il corpo indossava divise simili a quelle dei carabinieri, poi mutate nel tempo. 

Tra le teche di via del Sole si scopre come essi fossero dotati, nell'Ottocento, di  attrezzature all’avanguardia; datato 1825 è il primo elmetto da pompiere cui fa compagnia una spada seghettata, trovati entrambi non catalogati al museo di San Martino. Su un altare spicca il dipinto della Madonna della tenerezza protettrice, protettrice del corpo prima ancora di Santa Barbara. 

Nel 1835 le pompe trainate da cavalli erano già dotate di telo conteoventato, scivolo, scala autosollevante. Tra i pannelli espositivi scopriamo come questi eroi nel 1837 fossero stati impegnati nel grande incendio di palazzo reale e come nel 1848 dovettero spegnere i tanti incendi dovuti alle sommosse liberali. I pompieri napoletani - termine che col fascismo sarà sostituito da "vigili del fuoco" - furono impegnati anche nel primo bombardamento su Napoli durante la prima guerra mondiale e ovviamente nella seconda, con altrettante bombe sganciate sulla città. Da 185 anni questi eroi sono l'orgoglio di Partenope e sarà giusto celebrarli nella sfilata di sabato 9 giugno in piazza Plebiscito. 
 

 


Tra le attività in programma per le celebrazioni, il quadrangolare di calcio sul campo Antonio Landieri di Scampia tra le squadre dei pompieri, dell’Unione stampa sportiva italiana, dell’Associazione italiana Arbitri e della Polizia penitenziaria; la Giornata della sicurezza in piazza Del Gesù con l’allestimento della Pompieropoli e iniziative nelle scuole; la cerimonia di intitolazione del Comando di Napoli alla memoria di Alberto d’Errico; il concerto gratuito della Banda musicale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco nella Basilica di San Giovanni Maggiore.

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