Sfera Ebbasta: «Io, re della trap e rockstar ma sono rimasto il ragazzo di Cinisello»

Sfera Ebbasta
Sfera Ebbasta
di Federico Vacalebre
Sabato 26 Maggio 2018, 17:02 - Ultimo agg. 17:08
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All’anagrafe è Gionata Boschetti, da Cinisello Balsamo, classe 1992. Per chi oggi è adolescente è Sfera Ebbasta, con la S scritta con il segno del dollaro e la E dell’euro, per dire che ha sfondato, che si è rifatto di un’infanzia modesta, che... è andato a comandare. Per chi studia classifiche e mode giovanili è «the king of trap», il re del nuovo suono omologato ed omologante, il divo del rap filtrato dall’autotune. Il suo look ha abbattuto il prototipo machista dell’hip hop, sul palco del Primo maggio indossava due rolex. Forte della produzione di Charlie Charles gli sono bastati tre album - il più gangsta «Xdvr» e i più pop « Sfera Ebbasta» e il recente «Rockstar» - per diventare il n. 1 in Italia, il più amato dai giovanissimi, il più odiato dai rapper old school, dagli amanti del cantautorato di un tempo, dai nostalgici del rock duro e puro. Stasera è tutto esaurito per il suo concerto all’Arenile di Bagnoli, ma prima dovrebbe esibirsi al Lido Azzurro di Torre Annunziata, ed è pronto a tornare in Campania, il 13 luglio, al parco Pozzi di Aversa.

Bisogna battere il ferro quando è caldo, Gionata?
«Se la gente vuole sentirmi io ci sono, ma... Non mi pongo troppo il problema del futuro, cerco di vivere soltanto il presente. La vita è stata così imprevedibile con me che è inutile pensare troppo a ciò che accadrà domani. Per quel che mi riguarda, in futuro potrei anche pensare di aprire un negozio di tatuaggi o dedicarmi ad una linea di moda tutta mia».

Parliamo del tour, iniziato con gran successo e destinato a durare a lungo. Cosa ascolteranno i ragazzini pronti ad applaudirti stasera?
«Vedrete uno spettacolo superfigo. Partendo dal sound, per passare agli effetti scenografici tra ledwall e giochi di luci e colori, c’è un grande lavoro di cura del dettaglio. Ci tenevo a presentare al mio pubblico qualcosa di nuovo rispetto ai miei precedenti show, in fondo questo è il mio primo vero tour, con una vera produzione, oltre che l’unico show rap dal vivo con dei veri musicisti: con me ci sono Niko alla batteria e Parix alla chitarra e alle tastiere, guidati in console dal producer Junior, per me è una sorta di direttore d’orchestra. In scaletta tutti i brani del nuovo album, ma anche le hit precedenti, da ”Xdvr” a “Ciny”. Sul palco arriverà anche Dref Gold, uno dei più promettenti rapper della nuova scena, nonché unico sotto contratto per la mia etichetta, la Bhmg Billion Headz Music Group».

Vedi che ci pensi già al futuro? Intanto, in classifica e alla radio impazza «Peace and love», il pezzo che hai inciso con Ghali, l’altro divo della trap. Com’è nato il progetto?
«È nato grazie alla mia grande amicizia con Charlie e Ghali. Avevamo voglia da tempo di realizzare qualcosa insieme, da mesi ci chiedevano quando lo avremmo fatto così, un giorno, siamo entrati in sala tutti e tre e in sei ore il pezzo è nato. Dentro ci sono quei ragazzi cresciuti insieme senza i soldi per entrare in discoteca, che si esibivano davanti ad appena dieci persone e che ora... spaccano di brutto».

Mentre voi dedicate il vostro messaggio d’amore agli «haters», nasce il governo Conte, l’Italia si consegna a Di Maio e Salvini. Che cosa ne pensa un ragazzo della generazione trap? Se un eventuale ministro delle politiche giovanili dovesse chiederti un consiglio che cosa gli diresti?
«Non seguo la politica. In generale, mi piacerebbe che si desse più attenzione alla voce del popolo e meno agli interessi personali».

Che cosa è rimasto in te del ragazzo di Cinisello Balsamo? Soldi e successo hanno cambiato la tua vita: quanto?
«Il successo e i soldi mi hanno permesso di vivere una vita migliore, ma io resto sempre lo stesso ragazzo di quegli anni. A Ciny mi sento sempre a casa e parecchi amici sono rimasti lì, ultimamente ci capito sempre meno, sono sempre in giro».

Come nascono i tuoi look estrosi?
«Gli spunti partono da me, poi, grazie alla mia stylist trovo il giusto equilibrio nell’indossare ciò che mi piace».

Meglio re della trap, rokcstar o... Sfera Ebbasta?
«Ma Sfera Ebbasta è tutto questo, e molto altro ancora».
 

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