Lite nel campo rom di Scordovillo:
muore 51enne, ricercato l'omicida

Un'immagine del campo rom di Scordovillo
Un'immagine del campo rom di Scordovillo
di Serafina Morelli
Giovedì 24 Maggio 2018, 21:36 - Ultimo agg. 25 Maggio, 17:07
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LAMEZIA TERME - Ha estratto un’arma da fuoco al culmine di una lite all’interno del campo rom di Scordovillo a Lamezia Terme e ha sparato alcuni colpi nei confronti del rivale. La vittima, il 51enne Luigi Berlingieri, è morto poco dopo all’ospedale lametino. Sul fatto indagano gli agenti del Commissariato di Lamezia Terme e della Squadra mobile di Catanzaro che stanno cercando di ricostruire quanto accaduto nel pomeriggio all’interno del campo rom. Un campo da anni in piena emergenza umanitaria e ambientale, una discarica a cielo aperto, a ridosso dell’ospedale cittadino, dove vivono in condizioni igieniche precarie centinaia di persone. Nel 2011 ne venne disposto lo sgombero ma da allora poco è cambiato. Dall’accampamento si levano spesso fumi tossici, l’aria diventa irrespirabile. Un odore intenso, acre si sprigiona da quella zona che i cittadini di Lamezia Terme ormai definiscono la «nostra terra dei fuochi».  E la criminalità organizzata continua a gestire l'area, nonostante i vari blitz delle forze dell'ordine.

Non sarà facile per gli inquirenti raccogliere le testimonianze di chi ha assistito alla lite tra i due cittadini di etnia rom. Scordovillo è un ambiente chiuso, pochi hanno voglia di parlare all’interno dell’accampamento dove non si può accedere facilmente se non autorizzati da chi “vigila” il campo rom.

L’omicida sarebbe riuscito ad allontanarsi subito dopo la lite e le ricerche sono state estese a una vasta area del lametino. 
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