Venezuela, Maduro rieletto: bassa affluenza e accuse di brogli

Nicolas Maduro
Nicolas Maduro
Lunedì 21 Maggio 2018, 07:15 - Ultimo agg. 22 Maggio, 14:43
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Punti di vista. Secondo Nicolas Maduro l risultato delle presidenziali celebrate ieri in Venezuela, in cui è stato rieletto con il 68% dei consensi, è stato un «record storico». Ma rispetto alle precedenti consultazioni elettorali, Maduro ha potuto contare sull'appoggio di due milioni di elettori in meno. Nel mese di aprile 2013 Maduro fu eletto con 7,5 milioni di voti, oggi con 5,8. Per questo il rieletto presidente ha preferito sottolineare l'alta percentuale di voti raccolti, senza menzionare il tasso di astensionionismo, particolarmente alto: se nel 2013 aveva votato l'80% degli elettori, questa volta non si è recato alle urne più del 48%, o forse anche molto meno, stando a fonti dell'opposizione.

Come previsto, comunque, Nicolas Maduro è stato rieletto alla presidenza del Venezuela, ma con un crollo del 33% e col suo principale sfidante che si rifiuta di accettare il risultato e con una serie denunce di irregolarità da parte di candidati e media dell'opposizione. Secondo i risultati ufficiali annunciati dal Consiglio nazionale elettorale (Cne), Maduro ha ottenuto il 67,7% dei voti (circa 5,8 milioni) contro il 21,2% (circa 1,8 milioni di voti) di Henri Falcon, ex governatore e chavista dissidente, mentre il pastore evangelico Javier Bertucci si è fermato a 930 mila voti.

Ma il dato cruciale è stato quello dell'affluenza: secondo il Cne è stata del 46,1%, mentre un portavoce del Fronte amplio dell'opposizione l'ha dichiarata «al di sotto del 30%». In qualsiasi dei due casi, rappresenta un crollo sensibile rispetto alle ultime presidenziali, quando è stata del 79,69%. La coalizione antichavista del Tavolo dell'unità democratica (Mud) - esclusa dalle elezioni dal Cne - aveva chiamato al boicottaggio del voto, definendolo illegale, ma anche Falcon, che aveva accettato la sfida delle urne, ha finito per gettare la spugna e dichiarare che non accetta la legittimità delle elezioni.

«Disconosciamo questo processo elettorale e lo qualifichiamo di illegittimo» ha dichiarato ore dopo la chiusura dei seggi, aggiungendo che «questo processo non è stato reale» e «per questo esigiamo che si convochino nuove elezioni
».
Maduro gli ha risposto in tono sprezzante nel suo primo discorso dopo l'annuncio della sua rielezione, chiamandolo il candidato bugiardo che
«respinge i risultati prima che siano stati dati: non si era mai visti nella storia». «Non c'è più onore; non c'è molto che ci si possa aspettare da questa opposizione», ha osservato il presidente, malgrado abbia lanciato un appello al «dialogo nazionale» con tutti i settori durante lo stesso discorso. L'erede di Hugo Chavez ha esultato, annunciando che «è la prima volta che un candidato vince con il 68% dei voti, a 47 punti dal candidato bugiardo» e che la sua vittoria segna «una nuova tappa trionfale nella storia della rivoluzione bolivariana».
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