Il messaggio che è stato lanciato il 19 maggio per la Giornata Mondiale delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali è quello che convivere con una “Mici” non è facile: ma oggi, nonostante le difficoltà i pazienti, forti dell'alleanza con il medico, possono realizzare i propri progetti di vita. «Traguardi normali possono essere problematici per chi convive con le Mici:oggi vogliamo dire a ogni paziente che questi obiettivi si possono realizzare» spiega Enrica Previtali, Presidente Amici Onlus.
Le Mici sono malattie a componente infiammatoria e andamento recidivante, che interessano l'intestino». Due le forme principali: la colite ulcerosa e la malattia di Crohn. Tipiche delle età giovanili - il picco più importante si concentra tra i 15 e i 35 anni -colpiscono circa 200.000 persone.
Come spiega Alessandro Armuzzi, Segretario Generale IG-IBD «spesso il paziente riceve la diagnosi a qualche anno di distanza dai primi sintomi, con peggioramento del danno organico e della qualità di vita». I farmaci biologici e biotecnologici, come ha evidenzia Mariabeatrice Principi dell'Università di Bari - hanno migliorato la qualità di vita, anche se è fondamentale monitorare la risposta alla terapia»