Francavilla, getta figlia 12enne dal viadotto e dopo 7 ore si suicida. La moglie giù dal terzo piano

Francavilla, getta figlia 12enne dal viadotto e dopo 7 ore si suicida. La compagna giù dal terzo piano
Francavilla, getta figlia 12enne dal viadotto e dopo 7 ore si suicida. La compagna giù dal terzo piano
Domenica 20 Maggio 2018, 15:46 - Ultimo agg. 21 Maggio, 17:22
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Prima ha lanciato la figlia 12enne dal viadotto, poi, dopo sette ore di estenuanti trattative con i soccorritori si è ucciso anche lui buttandosi nel vuoto. Fausto Filippone, 49 anni, dirigente della Brioni, ha deciso di lanciarsi quando ha visto che sotto di lui, circa 40 metri più in basso, stavano gonfiando il tappeto che avrebbe potuto salvargli la vita. 

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Ha deciso di farla finita dopo aver gridato più volte «scusa», in bilico oltre il guard rail del viadotto sull'autostrada A14 in contrada Vallemerlo (Chieti). E' precipitato giù, dove per ore è rimasto il corpicino immobile della bambina di circa 12 anni. «Morta sul colpo», hanno constatato i medici legali. L'uomo nel pomeriggio ha scavalcato la rete di protezione. Inutile l'impegno di un "mediatore" che per ore ha cercato di stabilire con lui un contatto. Inutili anche le parole della sorella giunta sul posto. 
 

Ma c'è dell'altro: la moglie dell'uomo stamane è volata giù dalla finestra della loro abitazione al terzo piano ed è morta dopo un tentativo disperato dei medici di salvarla. Si chiamava Marina Angrilli, aveva 52 anni e faceva l'insegnante di lettere al liceo scientifico di Pescara Leonardo da Vinci. Tra le ipotesi c'è che sia stato Filippone a spingerla giù.

L'appartamento si trova in una palazzina di quattro piani a Chieti Scalo, al numero 18 di Largo Roccaraso. Nessuno dei condomini - secondo le testimonianze raccolte finora dalla polizia - avrebbe visto il corpo precipitare nel cortile retrostante, da un'altezza di circa dieci metri. Ma verso le 14, alcuni hanno sentito un urlo. L'appartamento, di Fausto Filippone, veniva di solito affittato agli studenti universitari. L'uomo, la moglie e la bambina risiedevano infatti a Pescara. Ora nell'appartamento è al lavoro la polizia Scientifica. 

«Chiedo perdono a tutti». Queste le ultime parole pronunciate da Fausto Filippone prima di buttarsi. Il mediatore della polizia per circa sei ore ha tentato di entrare in empatia con l'uomo per farlo desistere, ma lui non ha mai voluto instaurare un dialogo, dicendo solo poche parole. Non ha voluto neppure parlare con la sorella ma si è limitato a vederla a distanza prima di lanciarsi nel vuoto.

Più volte ha chiesto ai poliziotti se la moglie fosse viva e loro hanno sempre detto di sì sperando che servisse a farlo desistere. Oltre a chiedere scusa, l'uomo ha ripetuto più volte di non avere alternative. All'arrivo degli agenti l'uomo aveva appena gettato di sotto la figlia.

Brioni SpA, la società di cui Filippone era un dirigente, ha diffuso una nota sulla tragedia. «Brioni, appresa la tragica notizia, si stringe sconcertata con tutti i suoi collaboratori alla famiglia di Fausto Filippone.
Da anni impiegato nell'azienda, Filippone è stato protagonista di un percorso di crescita professionale continuo, conquistando la stima e l'affetto di dirigenti e collaboratori. Il suo lavoro, svolto sempre con grande professionalità, ne aveva determinato recenti positivi sviluppi di carriera. Di fronte a tale tragedia, l'azienda e i suoi dipendenti si chiudono in un rispettoso silenzio».


L'autostrada A14 è stata riaperta al transito con deviazione sulla carreggiata Nord per un tratto di tre chilometri tra i caselli di Pescara Ovest e Pescara Sud Francavilla. Al chilometro 390, intanto, sul viadotto Alento, in contrada Vallemerlo.

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