Il Santo Padre aveva concesso a Pell un periodo di congedo per potersi difendere dalle accuse che gli erano state contestate. Tale disposizione rimane tuttora valida». Fintanto che non sarà emesso un verdetto definitivo, al termine di tutti i gradi di giudizio, il Papa non prenderà nessuna decisione in merito. Il magistrato di Melbourne, Belinda Wallington ha stabilito che ci sono prove sufficienti perche’ il porporato, 76 anni, uno degli uomini piu’ importanti della Curia di Roma, venga processato.
Pell, che si e’ formalmente dichiarato «non colpevole» e’ accusato di abusi sessuali ai danni di minori avvenuti tra la fine degli anni Settanta e Ottanta, nella cittadina di Ballarat, suo paese di nascita, e tra la fine degli anni Novanta e gli inizi del 2000 nella diocesi di Melbourne, dove era arcivescovo.
I dettagli delle diverse accuse non sono noti, le udienze alle vittime sono state secretate e non rese pubbliche ai giornalisti, ma oltre a quelle che lo vedono direttamente coinvolto vi sarebbero anche episodi di copertura di altri sacerdoti pedofili e perfino uno stupro. Il cardinale Pell sara’ processato per alcuni casi di abuso ma la maggior parte delle accuse, soprattutto quelle piu’ gravi, sono state respinte. Pell e’ arrivato in tribunale ad ascoltare la decisione sul rinvio a giudizio scortato dalla polizia ed e’ andato via dopo il verdetto tra le urla di alcuni manifestanti. Il Papa aveva accettato la sua richiesta di congedo per potersi difendere. Le indagini che hanno portato Pell alla sbarra sono iniziate nel 2012, dopo 10 anni di pressione da parte delle presunte vittime.